A Torino imbattuta a testa alta
Imbattutaa Torino, ma anche con qualche rimpianto. La Roma chiude in parità la bella, tesa, spettacolare sfida con la Juventus, una gara giocata sotto il segno della comune voglia di vincere. Ha prevalso nel controllo del gioco la formazione di Ranieri, pericolose le puntate offensive di una Juve molto attenta alla fase difensiva. Giusto così, alla fine, Totti festeggia il ritorno al gol in campionato trasformando un rigore chiarissimo per fallo di mano di Pepe in barriera, poco prima ne avrebbe meritato un altro Mexes steso da Chiellini. Ma la Roma conferma il suo buon diritto alla permanenza nell'alta classifica, legittime anche le ambizioni juventine, gol gioiello si Iaquinta su assist di un sontuoso Aquilani, se si considerano le assenze negli opposti campi. Nell'anticipo del Franchi, rivisto in campo il famigerato Ayroldi, con una bandierina in mano. Meglio una vanga. Magico trittico, atto secondo e terzo. Cominciano Lazio e Napoli, in quello strano orario a cavallo tra mattina e pomeriggio, le divide un solo punto, opposti gli umori, ospiti lanciati dall'incredibile finale di Cagliari, laziali decisi a invertire il recente trend negativo. Reja, tanti anni e tanti successi al Napoli, fa il mea culpa per la gestione del dopo-derby, ripresenta la Lazio migliore per tornare subito in una posizione di classifica di assoluto prestigio, ha i mezzi per centrare l'obiettivo. Poi l'uggiosa parentesi di un pomeriggio festivo orfano di tutte le grandi protagoniste, il solo bagliore di luce l'offre il derby di Sicilia alla Favorita, il Catania ospite del Palermo di uno Zamparini furibondo e deciso a mollare, facile che ci ripensi. La serata è invece da attrazione mondiale, quella che la stracittadina milanese puntualmente pretende, Benitez recupera almeno Snejider e Julio Cesar, forse anche Cambiasso, Allegri deve scegliere tra due brasiliani su tre, possibile terza panchina consecutiva per Rinaldinho. Vuol consevare, il Milan, il primato e magari allungare sui campioni in carica, auspicabile che stavolta non abbia bisogno di fischi ossequienti, anche se Tagliavento è una garanzia.