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Lotito economista: basta «prenditori» e «magnager»

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Accademici,verrebbe da dire. Il presidente della Lazio torna alla Sapienza, dove si è laureato in Pedagogia col massimo dei voti, e si trasforma in docente per una lezione di economia agli studenti del progetto Imprenditori del domani, realizzato dall'associazione Carpe Diem con l'avallo del ministero della Gioventù e coordinato dalla responsabile Roberta Colaiacovo. Per un paio d'ore Lotito spegne i suoi 3/4 cellulari e dà vita a tutto il repertorio, passando dall'italiano al latino fino al romanesco. Parte da lontano, il presidente. Dal sogno di fare il medico fino ai primi passi da giornalista, dall'esordio nel mondo imprenditoriale fino all'avventura, da debuttante assoluto, nel pianeta calcio. Il tutto col comune denominatore della volontà di ricavare il massimo da ogni esperienza. Perché «la vita è come il set di un film, bisogna decidere se si vuole recitare il ruolo di attore principale o comparsa». Anche se, a volte, l'essere protagonisti «impone scelte dolorose sul piano personale, come dedicare più tempo alle aziende che ai figli». Gli studenti ascoltano e lo sommergono di domande. Lui, col consueto stile e la tendenza a divagare, ne ha per tutti: dal federalismo fiscale all'Irap, dagli imprenditori «che spesso si trasformano in semplici "prenditori"» ai manager che «si comportano come "magnager"». A volte provocatore, spesso simpatico. Comunque, rispettando il suo stile, mai banale. Car. Sol.

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