La Schiavone lancia l'Italia

La caccia al tris mondiale è partita alla grande. Nel primo singolare della finale di Federation Cup Francesca Schiavone ha superato l'americana Coco Vandeweghe, numero 114 al mondo, con un netto 6-2, 6-4. Un match fin troppo semplice per la campionessa del Roland Garros e numero 7 Wta. La 18enne Vandeweghe, preferita alla coetanea ma ben più esperta Melanie Oudin, ha pagato l'immancabile emozione dell'esordio nella gara a squadre, ma soprattutto l'incolmabile gap tecnico che la divide dalla Schiavone. Nulla, del resto, si può rimproverare al capitano americano Mary Joe Fernandez: la Oudin, numero 31 Wta in aprile, sta vivendo un momento di crisi tecnica e psicologica.   La Vandeweghe, al contrario, è reduce da una scalata impressionante: 200 posti guadagnati nel corso dell'estate con vittorie eccellenti ottenute contro Zvonareva, Kuznetsova e Rezai. Ieri sera, però, l'americana nulla ha potuto contro la Schiavone, abile ad aggredire l'avversaria sulla debolissima seconda di servizio e reagire sul 4-4 del secondo set, unico piccolo momento di difficoltà. Nessuno, d'altronde, neanche i 5000 spettatori di una San Diego Sports Arena semivuota, credeva nell'impresa americana. Privi delle sorelle Williams, gli Stati Uniti non possono spaventare la corazzata azzurra, alla quarta finale in cinque anni. Per centrare il terzo titolo mondiale mancano due punti. Uno potrebbe essere arrivato nel corso della notte italiana grazie a Flavia Pennetta. Per l'altro basta aspettare i match di stasera (ore 22, diretta Rai Sport 1).