Totti a casa, Zarate in panchina
Esclusie arrabbiati. Totti per una squalifica «inventata» da Gervasoni in Roma-Lecce, Zarate per il voltafaccia di Reja che nelle ultime cinque partite l'ha sempre schierato dall'inizio e ora lo mette in panchina nella sfida più importante. Come un pilota di Formula Uno che conduce la gara e viene richiamato ai box all'ultimo giro. Ma se l'argentino può comunque sperare di ribaltare la sua domenica nel corso della partita, Totti la seguirà sconsolato da casa. Stare fuori dal derby per uno come lui è un boccone amarissimo da mandare giù. Nei giorni scorsi ha provato comunque a «infilarsi» nella partita. A modo suo. Con l'ironia che, a quanto pare, ha colpito nel segno. Pronta la risposta del capitano laziale Rocchi alla sua frecciata: «Non vado allo stadio - ha detto Totti a Basilea - tanto vincono loro. Chi segna? Floccari su rigore...», la battuta per ricordare la svolta dell'ultimo derby. Frecciate da derby, come quelle che si sono lanciati negli anni scorsi il capitano giallorosso e Zarate. «Non è un campione» l'attacco di Totti definito un «giocatore finito» nella risposta dell'argentino. Che oggi dovrà assistere dalla panchina a una gara nella quale ha lasciato un segno. Due anni fa Maurito metteva la sua firma nel derby vinto dai biancocelesti per 4-2. Erano gli albori della sua avventura italiana e all'argentino riusciva tutto. Poi è passata tanta acqua sotto i ponti, c'è stata la crisi e il tentativo di rinascita sotto la guida di Reja. Il tecnico l'ha spostato sulla fascia, lui ha risposto con grande impegno meritandosi cinque partite di seguito da titolare. Ma non il derby. Maurito sarà in panchina. Come reagirà? Scomparirà di nuovo il sorriso dal suo volto? La rinascita, a volte, passa anche per esami del genere.