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Inter a pezzi, l'arbitro non basta

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MarcoGrassi Sul ghiaccio verde di San Siro l'Inter evita lo scivolone contro il Brescia, ma non le critiche: continua a convincere poco, resta a 3 punti dalla capolista Lazio e deve ringraziare l'arbitro Gava per la gentile concessione di un rigore. Nerazzurri spregiudicati, con Eto'o, Pandev, Milito più Sneijder; ma è il Brescia a passare, al 14', su azione innescata da una punizione dalla propria metà campo: l'Inter dorme, il lancio di Cordova pesca Caracciolo il quale con un po' di fortuna supera Samuel, poi con molta bravura anticipa - cadendo - Lucio, e batte Castellazzi. L'Inter, già in emergenza, al 26' perde Maicon per un problema muscolare. La reazione non è delle più precise: solo al 29' un cross di Eto'o deviato dalla difesa bresciana bacia la traversa della porta di Arcari, per il resto gli ospiti non soffrono troppo e anzi si fanno vivi in contropiede (al 40' Zebina non aggancia bene su cross di Kone). Nell'intervallo Sneijder ha un mancamento e resta fuori (entra Obi), e la ripresa si apre con un brutto infortunio al ginocchio a Samuel (sostituito da Santon), su un contrasto con Caracciolo. Inter decisamente sfortunata. L'unica àncora di Benitez è un Eto'o in forma scintillante che, dopo una conclusione mancata al 23', si conquista un rigore (fallo di Berardi che non c'è) e lo trasforma al 27'. Purtroppo per lui, i compagni non hanno la stessa ispirazione, e l'Inter si accontenta di un brutto punticino: Milito al 50' si mangia il 2-1. Nell'altro anticipo, al Dall'Ara il Bologna piega la resistenza del Lecce solo nel finale: 84' e 85' i minuti dei gol di Di Vaio e Gimenez che fissano il 2-0, e grazie ai quali i rossoblu conquistano 3 punti carichi d'ossigeno.

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