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Totti si consola

Francesco Totti in Roma-Basilea (Foto Gmt)

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Il quando fa più male del quanto. L'assenza nel derby, sommata ad una multa, basta e avanza. Niente Lazio e basta: solo un turno, ma che turno, di stop. Francesco Totti può consolarsi così: la beffa di una o due giornate di squalifica aggiuntive, leggasi Fiorentina e Juventus, non si è aggiunta al danno, ormai abbondantemente preventivato, di non poterci essere domenica. Il conto presentato ieri al capitano dal Giudice Sportivo Gianpaolo Tosel non è stato particolarmente salato: una giornata di squalifica e 20mila euro di ammenda. Motivazioni della sentenza: «per avere, al 31° del secondo tempo, colpito con una manata al capo un avversario; per avere inoltre, al rientro negli spogliatoi, dopo la consequenziale espulsione, tenuto un atteggiamento platealmente aggressivo nei confronti di un calciatore avversario, senza ulteriori conseguenze per l'intervento dei presenti; infrazione quest'ultima rilevata dai collaboratori della Procura federale». Una decisione che dà un colpo al cerchio, non sconfessando la decisione (eccessiva) di Gervasoni, e un altro alla botte, non calcando (eccessivamente) la mano su Totti. Il dispiacere del capitano per il derby resta. «Non merito neanche una giornata di squalifica, io non ho fatto niente» ha detto ieri. Ma la faccenda finisce qui: un turno vuol dire sentenza non impugnabile e niente ricorso. L'incartamento difensivo, già preparato, resterà in un cassetto della scrivania dell'avvocato Antonio Conte. Inutile piangere sul latte versato, meglio pensare a quello ancora da versare. Al Basilea, quindi. Normale che Totti voglia esserci a tutti i costi. E dopo l'allenamento di ieri sera si può dire che ci sarà. Anche per non pensare troppo a un derby solo da vedere e non da giocare. Basilea scacciapensieri, malgrado una spalla che continua a voler mettere il bastone tra le ruote del capitano. «Come sto? Bene, anzi non troppo - ha detto Totti, faccia un po' così, berretto raffigurante un teschio e tuta della Roma, prima di imbarcarsi a Fiumicino - farò fisioterapia fino all'ultimo perchè voglio assolutamente esserci. Già mi tocca saltare il derby, una sfida molto importante che mi provoca tante emozioni, non voglio mancare pure con il Basilea». La sgambata col gruppo al St. Jakob-Park, il colloquio con Ranieri e il siparietto con il vice Damiano (meglio, per scaramanzia, una giacca a vento che un fratino viola) fanno pensare che ce la farà. A giocare stasera e a scordarsi, almeno per un paio d'ore, la condanna di un derby da spettatore.

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