Io dico Roma
MatteoDe Santis Romanista è troppo poco. «Sono un romanista sfegatato». Giampaolo Minnucci, il driver negli anni d'oro di Varenne, si descrive così. Cuore completamente giallorosso, ma con un piccolo neo: «Mio figlio è laziale». Minnucci, però, tiene a precisare una cosa: «Non mi perdo mai una partita della Roma». Domenica, quindi, vedrà il derby... «E me lo chiede pure? Certo che lo vedrò. Domenica mattina ho una corsa a Montegiorgio, in provincia di Fermo, ma dopo mi dedicherò completamente al derby». Avrà già calcolato i tempi per non perdersi neppure un minuto di Lazio-Roma.. «Ho il televisore in macchina. Quindi, nel peggiore dei casi, alle 15 mi accosto da qualche parte e mi metto a guardare la partita. Putroppo non farò in tempo ad andare all'Olimpico». Che sensazioni ha per domenica? «Le sensazioni non sono delle più rosee perché alla Lazio sta girando tutto bene, noi siamo ancora alla ricerca della migliore condizione». Una legge non scritta dice che solitamente è proprio chi sta peggio a vincere il derby. «Da tifoso ci credo e ci spero. Da sportivo, però, non sono molto d'accordo. Sarebbe come affermare che è favorito chi guida il cavallo meno veloce». Non ci sarà Totti... «Non so se è un bene o un male». Si spieghi meglio. «Purtroppo Francesco sente troppo i derby. Totti, però, è sempre Totti: un fuoriclasse». Ci sarà De Rossi.. «Daniele mi piace da morire, sia come giocatore che come ragazzo. Sono contento anche che Mirko Vuvinic guiderà l'attacco è un altro che mi piace parecchio». Burdisso non sta benissimo, probabilmente si rivedrà Mexes.. «Philippe, quando è in giornata, è un "bell'animale"». Adriano lo avrebbe comprato? «Io non sarei neanche andato a cercarlo». Che ne pensa di Ranieri? «In questo momento sembra un pugile suonato: tutti ne parlano male, solo Totti lo difende sempre. Non mi sembra neanche giusto prendersela solo con lui: quando è arrivato a Roma era un fenomeno, ora non capisce più nulla. Non è così, ci vuole maggiore equilibrio nei giudizi». Questa Roma può ritornare ai livelli dello scorso anno? «Me lo auguro». Un pronostico? «Se dicessi pareggio sembrerei retorico. Allora dico 1-0 per la Roma. Il marcatore non mi interessa, l'importante è vincere».