Champions svolta Capitale

Così va meglio, molto meglio. Da Basilea arriva un successo fondamentale per il cammino in Champions della Roma che sfrutta anche la vittoria del Bayern a Cluji per potersi concedere finalmente un sorriso in questa stagione così travagliata in campionato e coppa. Finisce 3-2 al termine di una gara nella quale la Roma parte forte, ma si spegne poi col passare dei minuti resistendo infine a un tiro al piccione svizzero a tratti imbarazzante. Sono serviti venticinque minuti del St. Jackob Park, Federer imbacuccato in tribuna (porta molto meglio di Nadal...) e un Menez in condizione stellare per consentire a capitan Totti di sbloccarsi (non segnava dal 9 maggio scorso e in Champions dal 9 dicembre del 2008) e alla Roma di tornare al successo nella massima competizione europea. Primo gol stagionale del leader giallorosso che dovrà assistere al derby di domenica da casa e mandar giù il boccone amaro offertogli, suo malgrado, dal mediocre Gervasoni (un «solo» turno di squalifica è di fatto un'ammissione di colpa). Ma è il francese Menez, proprio colui che prenderà il posto (numerico) del capitano nella stracittadina di domenica, a fare la differenza in Svizzera. Il folletto francese, in serata di grazia, smonta pezzo per pezzo la retroguardia elvetica mandando in vantaggio la Roma e innescando l'azione che porterà poi al raddoppio firmato Totti. Poi anche il talento francese cala con il resto del gruppo ancora in evidente deficit fisico, ma c'è bella grossa la sua firma sul primo tempo giallorosso che ipoteca inevitabilmente il risultato finale. Risulato sul quale incide un esordiente vero che solo in extremis era stato inserito in panchina: Leandro Greco da Roma, classe 1986, che realizza il gol decisivo proprio alla sua prima gara in Champions. È la svolta per quanto riguarda il girone dei giallorossi, non certo per la qualità di quanto espresso in campo: materia sulla quale Ranieri avrà ancora molto da lavorare. A partire dalla prossima sfida contro la Lazio capolista perché domenica c'è il derby. Ma all'Olimpico non conterà molto il gioco. Conterà solo vincere!