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Dieci giorni per evitare lo sciopero

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Ilrinnovo del contratto collettivo resta in alto mare. Ieri, come previsto, l'incontro in Federcalcio tra Lega e Associazione calciatori (Aic) non c'è stato: la delegazione dei club, capeggiata dal presidente Maurizio Beretta, si è presentata in via Allegri alle 10.30; il sindacato, rappresentato dal vicepresidente Leonardo Grosso, ha fatto visita al presidente Giancarlo Abete nel primo pomeriggio: «L'associazione calciatori – ha dichiarato Beretta – ha deciso di non incontrarci: un comportamento grave. Non accettiamo più mezzucci tattici». «Noi siamo disponibili a trattare – ha risposto a distanza Grosso – non altrettanto si può dire della Lega. I tempi si stanno allungando, la pazienza dei giocatori ha un limite». Lo scontro è tecnico (su sei degli otto punti iniziali l'accordo non sembra impossibile), ma soprattutto politico. La «fuoriuscita» di alcuni giocatori dal sindacato, primo fra tutti l'ex portavoce Massimo Oddo, ha acuito la tensione. Cosa può accadere lo ha spiegato Abete: «Incontrerò Beretta e il presidente dell'Aic Campana per capire se le trattative possono riprendere. Altrimenti, entro 10-12 giorni, sarà costretto a nominare un commissario esterno per risolvere la questione». Il tutto entro il 30 novembre, altrimenti sarà scioperò. Dan. Pal.

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