Cassano per restare si decurta lo stipendio
Nonquelle fatte in prossimità dei fatti e nemmeno quelle tramite media. Ieri Cassano ne ha aggiunte di nuove: «C'è stato un diverbio molto acceso tra me e il presidente: io ho usato toni sbagliati. Gli chiedo scusa davanti a tutta Italia, voglio restare alla Samp». È tutto da vedere se ci riuscirà. Il procuratore Giuseppe Bozzo si limita solo a dire che non è stata avviata nessuna azione di opposizione alla sospensione e alla richiesta di scioglimento del contratto. La Sampdoria non rilascerà dichiarazioni sulla vicenda del barese «sino al pronunciamento del Collegio Arbitrale». Il presidente Garrone andrà avanti sulla strada intrapresa mercoledì scorso, anche se, a quanto pare, da parte dello stesso Cassano potrebbe arrivare anche la formale decisione di autocondannarsi a una maxi-sanzione, pari quasi alla metà dell'ingaggio annuale netto, quindi oltre un milione di euro. Basterà? Ci pensa Maurizio Zamparini a tendere la mano al fantasista barese in rotta con la Samp. «Cassano me lo prenderei volentieri io. Una volta lui mi ha detto: presidente mi prenda a Palermo. Se vuole venire, lo prendo subito. Cassano è un giocatore particolare - ha detto Zamparini -, naturalmente non può permettersi di fare quello che ha fatto con Garrone, lo aveva fatto anche alla Roma con il presidente Sensi, lo aveva fatto da altre parti. Io gli farei un certo discorso, che forse gli han fatto anche da altre parti e cercherei da monello di raddrizzarlo. Può darsi che sia un'impresa impossibile, però Cassano ha tanti lati positivi nel carattere e ha pure questo lato negativo che deriva dalla sua infanzia travagliata. Va compreso come ragazzo e come uomo, e va aiutato. È un grandissimo campione ed ho la presunzione di saperlo gestire».