Geniale l'intuizione di spostare Mauri a destra, la fascia di maggiore sofferenza iniziale, la partita è diventata, tatticamente e tecnicamente, quasi a senso unico.

Chea determinare il risultato sia stato il più bravo di tutti, André Dias, non è occasionale: un gioiello la sua girata al volo nell'area affollata, prima e dopo neanche una sbavatura nella fase difensiva. Tra le rivali di più illustre censo, forma strepitosa per la Juventus, Delneri risponde anche a quelli che a Roma lo aveva trattato senza un filo di eleganza, ribaditi i rimpianti per Aquilani, venduto per coprire i buchi di bilancio lasciati dai fallimenti di Julio Baptista e Cicinho. Al derby, la Lazio si avvicina con il ruolo obbligato di grande favorita: prestigioso, anche se la tradizione non lo rende molto gradito. Fa dunque bottino pieno, la Capitale, la Roma viene a capo dei ricorrenti problemi, anche di organico, ritrovando contro il Lecce la mano amica della buona sorte, assidua nello scorso campionato e ora sdegnosamente indifferente. Però il calendario non presentava fin qui, Inter a parte, ostacoli terribili, ora comincia un ciclo che prevede, dopo la trasferta svizzera di Champions, Lazio, Fiorentina e Juventus nel giro di sette giorni, Ranieri dovrà lavorare duramente per restituire alla squadra la fiducia in se stessa, anche se il derby dovrà affrontarlo senza Totti. Paradossalmeente, e non sembri una bestemmia, forse l'assenza meno pesante da sopportare, se non altro il potenziale offensivo può contare su Vucinic, Borriello e Menez, sicuramente più amara la forzata rinuncia a Pizarro, anche se il rientro di Daniele De Rossi è stato sicuramente incoraggiante. Nel pomeirggio domenicale da pizza e fichi, fallimento quasi totale del fattore campo, non si ferma la risalita dell'Udinese, tredici punti nelle ultime cinque partite, resta in caduta libera il Bari. Ma la coda, a quota otto, non ha ancora un fanalino, piuttosto un'autentica luminaria, ci sono anche tre formazioni contro le quali la Roma ha sofferto altrettanti pareggi, un dato significativo per illustrare l'infelicissima partenza giallorossa.