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Tra la squalifica, il «digiuno» e le critiche è la stagione più difficile del capitano

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.Mai come stavolta. Il derby rappresentava l'occasione di rimettere a posto un po' di cose in una volta sola: interrompere il volo della Lazio, rilanciare la Roma magari segnando anche il primo gol della stagione e distruggere il teorema che lo vede più perdente che vincente nelle stracittadine. Il piano di Totti è annientato. E la sua stagione sta diventando sempre più difficile: zero gol all'attivo, i problemi con Ranieri, le critiche mai così dure e rumorose. Ci mancava solo l'arbitro (arbitro?) Gervasoni, che si è inventato un'espulsione e ha dato l'ennesima mazzata al capitano giallorosso. Totti vive queste ore tra rabbia e incredulità. Ancora non si spiega come possa essere arrivato quel «rosso». Lo ha detto ai dirigenti sabato sera allo stadio, lo ha ripetuto ieri. Gervasoni lo accusa di aver dato una manata sul volto di Olivera - questo ha spiegato al ds Pradé dopo la gara col Lecce - il capitano nega e le immagini sembrano dargli ragione. L'espulsione è ingiusta, tanto quanto il cartellino che gli sventolò sotto il naso l'arbitro (arbitro?) Moreno al Mondiale 2002. Sabato scorso come in quella maledetta partita in Corea ha subìto prima il danno, poi la beffa. E forse non è finita qui: domani si conosceranno le decisioni del giudice sportivo Tosel e c'è il rischio di una lunga squalifica. La reazione scomposta di Totti può aggravare la sua situazione: ha insultato l'arbitro, poi ha provato a rincorrere Olivera sulle scalette che portano agli spogliatoi e si è reso necessario l'intervento degli addetti alla sicurezza per evitare lo scontro. La scena è stata ovviamente vista dal quarto uomo e dal delegato della procura federale, il cui rapporto inciderà quanto il referto arbitrale sulle decisioni di Tosel. La Roma si augura che la squalifica sia soltanto di un turno: l'«aggravante» del capitano è un criterio non applicato in casi del genere così come la «recidività». Ma le giornate di stop potrebbero essere anche due o tre. In quel caso la società, che non multerà Totti, presenterà sicuramente ricorso per ritrovarlo in campionato già dalla sfida di mercoledì 10 con la Fiorentina. Prima c'è il Basilea: almeno in Svizzera il capitano ci sarà. Con tanta rabbia da sfogare.

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