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Novembre mese chiave per il futuro

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Cinquegiorni. Quelli mancanti alla data chiave che segnerà inevitabilmente, in un senso o nell'altro, il futuro della Roma. Il 3 novembre arriveranno le proposte (si spera almeno cinque) di acquisto per il pacchetto di maggioranza del club, passaggio decisivo per una cessione in tempi rapidi della società giallorossa che non può restare oltre nel limbo. Serve una svolta che sembra ormai imminente dal punto di vista gestionale, ma anche da quello calcistico con la Roma chiamata a dimostare di non essere una squadra da bassa classifica, ne tantomeno la copia sgualcita di quella della scorsa stagione. Sarà un novembre caldissimo, perché arrivano nell'ordine prima l'appuntamento col passato contro il Lecce all'Olimpico che evoca tristi ricordi, poi l'impegno di Champions contro un Basilea ringalluzzito dal successo nella Capitale. Partita, quella in Svizzera, che i giallorossi non possono sbagliare se vogliono continuare a respirare la rarefatta aria di Champions. Quindi il match clou che potrebbe decidere molto della stagione giallorossa, ma soprattutto di quella del suo tecnico, che sembra nuovamente essere tornato in cima al pennone: il derby contro la Lazio. Sarà quella la gara spartiacque per la Roma dell'era Ranieri che potrebbe uscire dilaniata dalla sfida tornata a contare più di tutte le altre. Perdere questo derby, contro questa Lazio che viaggia in vetta alla classifica di A, sarebbe un'onta troppo grossa per essere cancellata anche da un romano doc come Ranieri. E da lì in avanti il resto di novembre, che prevede comunque le gare con Fiorentina, Juve, Udinese, Bayern e Palermo, potrebbe già non avere più senso.

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