Lazio inarrestabile
Una cavalcata straordinaria. Anche il Cagliari si arrende alla banda di Reja che si conferma al primo posto in classifica con quattro punti di vantaggio sull'Inter fermata ieri (aspettando stasera il Milan). I numeri sono da capogiro: quarta vittoria consecutiva, diciannove punti in otto gare, Muslera battuto dopo 352 minuti senza subire reti, superato il record della Lazio di Eriksson che vinse il secondo storico scudetto. Reja può sorridere, al di là di un logico calo nella ripresa dopo aver regalato agli avversari il gol della speranza, la sua squadra gioca bene e soprattutto porta a casa i punti. Magari non ruberà l'occhio per tutti i novanta minuti di gioco ma conferma una solidità fondamentale per raggiungere il traguardo europeo. E dire che, quando l'aquila si è appollaiata fiera sulla copertura dell'Olimpico, anche il più ottimista degli spettatori ha pensato che fosse un sinistro presagio sulla gara che stava cominciando. Invece, i biancocelesti sono stati bravi a interpretare una sfida difficile contro un avversario che nelle ultime due occasioni si era portato in Sardegna i tre punti. L'avvio è stato cagliaritano con Matri, imprendibile per larghi tratti della gara, che ha sciupato sotto misura dopo una parata difettosa di Muslera (unico neo del portiere laziale). Dopo un quarto d'ora Hernanes, Ledesma e Mauri hanno cominciato a dirigere le operazioni chiudendo il Cagliari dentro la propria area. Al 21' il vantaggio grazie al piattone di Floccari bravo a sfruttare un assist involontario di Mauri. A quel punto è stato un monologo biancoceleste, Zarate e arrivato in ritardo di testa, Hernanes ha portato a spasso mezza difesa ospite e ha sparato un diagonale fuori di poco. All'inizio della ripresa ancora la premiata ditta Mauri-Floccari a parti invertite: il centrocampista ha chiesto il triangolo dopo un'azione strepitosa e poi è andato a chiudere in porta con un rimpallo fortunoso. Il 2-0 è servito. Gara chiusa? Nemmeno per sogno, perché il Cagliari è una buona squadra e perché la Lazio ha perso la concentrazione difensiva fondamentale per evitare guai. Radu ha sbagliato in modo maldestro il rinvio, Cossu ha pennellato per Matri mortifero col suo colpo di testa. Per un quarto d'ora la banda di Reja è rimasta in balia dei cagliaritani che hanno fallito il gol del pari. E allora l'allenatore biancoceleste è corso ai ripari e ha inserito Matuzalem per mettere al sicuro il risultato. Dall'ingresso del brasiliano Lazio padrona del campo pronta a gestire senza grandi problemi il vantaggio. Anzi sia Rocchi, sia Floccari hanno fallito l'appuntamento con il terzo gol lasciando in ansia i trentacinquemila spettatori fino al triplice fischio di Mazzoleni. Poi solo la festa della squadra sotto la Nord per un primato incredibile ma meritato per quanto visto finora. Adesso la Coppa Italia contro il Portogruaro e poi un altro esame a Palermo, a casa di Delio Rossi per un mezzogiorno di fuoco (si giocherà alle 12.30) prima del derby. La Lazio è lassù e farà di tutto per rimanerci.