Tutti con Ranieri

Dopola presa di posizione «pubblica» di capitan Totti seguito a ruota dall'intero gruppo giallorosso (anche se qualche pecora nera inevitabilmente alla fine c'è sempre), ieri è stata la volta degli ex romanisti intervistati da Il Tempo. Dieci personaggi che hanno scritto pagine più o meno importanti della storia giallorossa. Gente che ha vissuto all'interno di quello spogliatoio e che sa benissimo quali siano le sue dinamiche. Per tutti loro, come per la maggior parte dei nostri lettori che hanno votato su il sito de Il Tempo, Ranieri deve restare al suo posto perché un esonero in questo momento non farebbe che peggiorare la situazione. L'idea predominante è che il tecnico testaccino è quello che meglio conosce l'atmosfera all'interno dello spogliatoio e le problematiche di ogni singolo giocatore. È parere comune che un tecnico lo scorso anno campione d'Italia per qualche minuto all'ultima giornata, non può aver perso tutto assieme la cognizione di come e dove si trova. Gli ex romanisti si dividono invece sulle soluzioni per uscire da una crisi che per certi versi può sembrare invece irreversibile. C'è chi auspica una svolta tattica sulla quale Ranieri ha già iniziato a lavorare, altri pensano invece che il problema siano i rapporti tra le persone all'interno di uno spogliatoio caldo. In questo caso la via d'uscita sarebbe solo quella di parlarsi, fare dei confronti continui, con il tecnico pronto ad ascoltare i consigli di una squadra che sembra aver perso la sua identità. Cambiare gli allenamenti (cosa per altro già fatta proprio da mercoledì scorso) è un'altra delle soluzioni ipotizzate dagli ex giallorossi che tornano poi tutti d'accordo sulla terza domanda: è questa o quella dello scorso anno la vera Roma? La squadra che ha rischiato di vincere lo scudetto 2010 è stata in qualche modo artefice di un mezzo miracolo, ma allo steso modo c'è la consapevolezza che non può essere e non è quella attuale la vera Roma. Una squadra che aveva nella difesa il suo punto di forza e quest'anno invece ha incassato 21 gol in 11 partite. No, la Roma del Ranieri bis è una formazione d'alta classifica, rafforzata rispetto alla scorsa stagione con la conferma di tutto il «vecchio» gruppo e l'arrivo di un bomber (Borriello) che viaggia con una media gol altissima. Il problema non è quindi Ranieri e l'esonero del tecnico non farebbe bene a nessuno. In questo senso arrivano come un sollievo le parole che Leonardo avrebbe confidato a un amico brasiliano («Faticherei ad allenare in Italia, sono ancora troppo legato al Milan: sarebbe come tradire me stesso») che allontanano l'ombra dell'ex rossonero dalla capitale. Qualcuno aspetta ancora la smentita della società, mai arrivata, mentre i «soliti» bene informati parlano di un Montella che avrebbe scavalcato Alberto De Rossi nell'eventualità di un'alternativa interna. Ma come non era fiducia a oltranza a Ranieri? Come sempre lì dentro c'è qualcuno che parla troppo, o pensa ad altro...