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Torna la serie A dopo le gaffe in mezza Europa

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Conmassiccio ricorso al cerone per mascherare non tanto le ferite, quanto il rossore per una figura ignominiosa. Passi per l'Europa League, due punti sui dodici disponibili, con Delneri costretto a calare il jolly Krasic per rimediare al gap prodotto dal turnover. Si sa che la seconda competizione continentale suscita fastidio in misura superiore a quella dell'interesse che tutti, a parole, indicano come elevatissimo: salvo, all'atto pratico, snobbare gli impegni con formazioni ricche di comparse. Per la Champions, invece, non fossero sufficienti le esibizioni penose del Milan, che almeno aveva l'attenuante di giocare contro Mourinho al Bernabeu, e della Roma che, al contrario, aveva rivali da pizza e fichi, ci si è messa l'Inter, rientrando negli spogliatoi con mezz'ora di anticipo sul fischio finale. Benitez si è infuriato come un bufalo per la ribalta concessa al talentuoso Gareth Bale, al gallese non servivano regali per garantirsi ulteriore popolarità. Vedremo quali conseguenze avranno lasciato le disavventure di metà settimana, alle quali è rimasta estranea, per sua fortuna, la Lazio capolista solitaria, che domenica avrà un turno interno insidioso, ma non terribile, contro il Cagliari all'Olimpico. Tanto per non conferire il solito sapore all'inevitabile spezzatino, un solo anticipo al sabato, con la Fiorentina a giocarsi col Bari l'ennesima carta della disperazione.Domenica in tre tempi con la Roma a Parma prima di pranzo e la sola Inter in serata, a San Siro con la Samp, tutto il resto di pomeriggio, Lazio compresa. La novità è il «monday night», protagonisti Napoli e Milan al San Paolo, dove si spera che il tifo si mantenga a livelli civili, cancellando la macchia delle aggressioni agli inglesi giunti da Liverpool. Vero che si parla di delinquenti autentici, ma lo vocazione al teppismo l'hanno tratta dai vantaggi accordati in passato da club deboli e ricattabili, e naturalmente il problema è comune a molte metropoli, non esclusa casa nostra. Difficile attendersi sconvolgimenti nell'alta classifica, i romanisti auspicano che si muova qualcosa nella parte meno nobile della graduatoria, a Parma severa verifica per la ritrovata unità del gruppo, se è giusto dare fiducia ai buoni propositi.

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