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A chi giova questa svalutazione

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C'èsempre una svolta, dietro l'angolo. Dall'avvio di stagione, per la Roma ogni appuntamento, in campionato o in Europa, dovrebbe teoricamente rappresentare una deviazione dalla terrificante strada intrapresa. Non farà eccezione la trasferta di Parma, per la quale il solo vantaggio è costituito dall'ora di inizio, a mezzogiorno e mezzo nessuno corre il rischio di mandarsi per traverso il pranzo. E finora, comunque, il rettilineo continua a portare la Roma dritta contro un muro, sarà arduo ripetere i miracoli di un anno fa, quando la situazione non era molto più rosea, prima che Claudio Ranieri producesse un cammino straordinario, quello che forse ha troppo illuso, provocando un mercato illogico e una superficiale valutazione delle risorse, da parte dei giocatori, ma forse anche del tecnico. La farsa epistolare messa in atto dalla società non ha migliorato il precario umore dello spogliatoio, ma le incognite sul futuro nascono anche da molte ombre che dall'esterno non è agevole interpretare. Difficile pensare che qualche giocatore possa remare contro Ranieri, la garanzia è il solido rapporto con Totti e con i senatori, però altre orgini potrebbe avere qualche subdola manovra per un cambio di guida che in questo momento potrebbe rivelarsi esiziale. Leonardo è una straordinaria persona, ma i suoi attuali sponsor non prendono in considerazione la quasi impalpabile esperienza da allenatore, visto che la parentesi milanista ha dovuto subirla con un padrone capriccioso, prima che viverla da protagonista. Nulla può stupire, visto che l'approssimazione è il marchio di fabbrica di questo club dedito ai saldi di soprammobili. Auspicabile che il saldo autentico, e stavolta conveniente, non debba essere la stessa Roma, una volta prodotto dolosamente il crollo di valutazione.

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