Reja a vita
Squadra che vince non si cambia. È uno degli assiomi più antichi del calcio e Lotito sembra averlo sposato in pieno. Da quando è arrivato alla Lazio Edy Reja ha collezionato una striscia di risultati impressionante, e allora perché pensare ad altri allenatori? In questi giorni il presidente biancoceleste ha avuto modo di ribadirlo più volte, spingendosi addirittura a ipotizzare un rapporto tra l'aquila e il tecnico goriziano simile a quello che lega Ferguson e il Manchester United. D'altronde lo stesso Reja ha detto di voler allenare anche per altri 20 anni, a dispetto delle 65 candeline. Parole dolci, tra sorprese e promesse fatte all'allenatore, che al di là del momento della squadra piuttosto felice prefigurano la volontà di rinnovare al più presto un contratto che è in scadenza a giugno 2011. A questo punto, il prolungamento dovrebbe essere solo una formalità. «Edy è una persona magnifica, ha una carica straordinaria. È una grande guida nello spogliatoio e sa valutare tutti i giocatori non solo sotto l'aspetto tecnico, ma anche sotto quello umano. Moralmente è una persona d'altri tempi». Mai il presidente aveva pronunciato una simile dichiarazione d'amore per un suo tecnico, sorprendente ancor di più se si pensa che Reja non è uno «yes-man», ma una persona pronta anche ad alzare la voce con la società quando si tratta del bene della squadra. Come insegna il caso Ledesma. Da un altro punto di vista l'intervento del presidente può essere letto anche come un modo per stabilizzare un ambiente che, in un momento sportivamente straordinario, sta cominciando ad accusare qualche scricchiolo inspiegabile. Dopo lo sfogo di Muslera e quello del suo agente («con il ragazzo non ci sono problemi, è stato il procuratore che lo ha spinto verso una posizione insostenibile», ha tuonato Lotito), ieri a creare qualche malumore sono state le dichiarazioni del procuratore di Lichtsteiner: «Stephan sta benissimo alla Lazio - ha detto - ma è molto ambizioso, prima o poi tenterà il grande salto. Abbiamo diverse offerte. Forse a gennaio, sicuramente in estate ci guarderemo intorno». Insomma, la nave della Lazio va. Eppure c'è chi vuole abbandonarla. Ed è paradossale che stia accadendo proprio per uno dei reparti che, in questo primo scorcio di stagione stava dando la certezze maggiori. Anche per questo Lotito ha voluto subito allontanare le voci che si erano rincorse circa un eventuale ritorno in biancoceleste dell'ex capitano Alessandro Nesta oppure quelle diffuse dai media turchi per un'offerta al difensore uruguayano Diego Lugano. La volontà è quella di lavorare in silenzio e lasciare in pace la squadra che deve continuare a lavorare con la massima concentrazione. Intanto arrivano ancora notizie dalla borsa, dove il titolo della Lazio continua a volare. Ieri si sono toccate punte del +16% e nell'ultimo messe si è mosso il 24% del capitale societario. Chi volesse entrare nel comitato di sorveglianza dovrà palesarsi entro il 27 ottobre.