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C'è l'ok della Fia, si corre in Corea

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Dopoaver ispezionato il circuito in netto ritardo rispetto alla tabella di marcia, la Fia ha dato luce verde con 24 ore di anticipo. Un'ottima notizia per Vettel e per Alonso, inseguitori di Webber. Esulta la Ferrari che voleva questa prova per avere una chance in più di riportare il titolo a Maranello: altri 25 punti a disposizione quando se ne devono recuperare 14 è una manna dal cielo. L'impianto di Yeongam, 300 km a sud di Seul, misura 5.615 km. Secondo l'organizzatrice Kavo ha ricevuto la licenza perché è costruito «con i più elevati standard e diventerà l'epicentro delle nostre attività di motorsport». Non a caso la gara è stata preceduta da un anno di battage pubblicitario nella speranza di un grande ritorno d'immagine per i produttori di auto. La cancellazione avrebbe inferto un duro colpo al Paese, impegnato a rilanciare la sua immagine con tutta una serie di eventi mondiali. Ma serpeggia il sospetto che interessi così forti vadano a discapito della sicurezza.L'omologazione ha garantito la qualità dei lavori, ma le perplessità restano. L'asfalto innanzitutto. Un'incognita che preoccupa più del ponte sul traguardo, della recinzione e della strada di accesso al circuito, incompleti. La pioggia battente caduta subito dopo aver posato l'ultimo strato di asfalto, potrebbe rendere il manto scivoloso per colpa del processo di filtraggio del petrolio all'interno del catrame. Prova ad allontanare i timori la Bridgestone che per precauzione porterà una mescola conservativa, uguale per tutti.

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