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Serena rinuncia a Master e Coppa

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Pregateper me, ne ho bisogno». Con queste parole Serena Williams ha spiegato ai propri tifosi la rinuncia al torneo Wta di Linz, dove avrebbe dovuto esordire oggi contro l'azzurra Roberta Vinci. Il problema al piede destro, ferito in un ristorante di Monaco di Baviera calpestando maldestramente delle schegge di vetro, si è rivelato più grave del previsto. L'operazione subìta a metà luglio, dieci giorni dopo l'ultima apparizione vincente nella finale di Wimbledon, ha costretto Serena a saltare gli Us Open e i tornei Premier di Tokyo e Pechino. «Nelle ultime settimane ho forzato i tempi per tornare a giocare - ha spiegato la Williams - ma ho esagerato: sabato il dolore al piede è tornato. Volevo essere al Masters di Doha, sono distrutta». Salvo miracoli, dunque, Serena non sarà in Qatar tra due settimane, né parteciperà alla finale di Fed Cup in programma il 6 e il 7 novembre contro l'Italia. Una buona notizia per la nazionale azzurra, che può davvero sperare di conquistare il terzo trofeo in cinque anni. A San Diego, oltre a Serena, mancherà infatti anche Venus, alle prese con i soliti problemi alle ginocchia: Mattek-Sands e Oudin non possono certo spaventare Francesca Schiavone e Flavia Pennetta, mentre le emergenti Mchale e Vandeweghe sono ancora acerbe. Per rivedere in campo Serena, defraudata della leadership mondiale dalla danese Wozniacki (vincitrice ieri 6-3, 3-6, 6-3 nella finale di Pechino contro Vera Zvonareva), bisognerà probabilmente aspettare l'inizio del prossimo anno. «Ora alleggerirò i miei allenamenti in attesa del via libera del medico - ha concluso Serena - Voglio tornare più forte di prima».

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