Lupa: "Quello è un ucellaccio forestiero"
Certo che l'ho vista l'aquila, una forestiera. Anche un po' scema. Una vita in gabbia, la liberano e lei che fa? gira per lo stadio e ritorna buona buona. Io so' una lupa, la lupa di Roma. Non scherziamo. E per piacere non parlamo di parentele. Macché cugini? Quelli so' solo invidiosi. Hanno gli incubi. Non fanno che parlare di noi. Vanno capiti, sono gente di campagna. L'aquila la comprano all'estero e la chiamano Olimpia, che se non sbaglio è un nome un po' greco. Fanno come quelli che vedevano le telenovela e chiamavano le figlie Deborah (con l'h), Samantha o Pamela. Io sono all'antica, mi piacciono Francesco o Daniele. Come Totti o De Rossi. Se sono gelosa? un po' sì, ma è tutta colpa di giornali e tv. Portano un uccellaccio immigrato e tutti a parlarne. Ma tanto si sa come va a finire: vola alto e poi ritorna giù, docile docile. Come la Lazio. Come sempre. Quando scende la incontro e me la magno come un abbacchietto. Perché io sono il solo, unico simbolo di Roma. Anche ai bambini a scuola hanno insegnato che la città è nata perché una lupa allattò quei due pupetti. Senza Romolo e Remo chi l'avrebbe costruita questa città? Questa è storia. E non tirate in ballo quel simbolo delle legioni romane. Senza quella mia antenata non ci sarebbe stata alcuna legione, solo dei pastori, quelli sì laziali: pecorino e caciotte. Se proprio vogliamo dirlo furono più utili le oche, quelle del Campidoglio salvarono i romani. Ma provate a dire a una donna sei un'oca? ve mena. Dite a uno sei un lupo e gli si gonfia il petto anche senza l'aiuto del chirurgo plastico. Io sono la storia. Sono il presente e il futuro. Gli altri animali ammaestrati. Certo, ora non sono contenta. Ma su quelle maglie c'è la mia immagine. E il lupo non si arrende mai. E quando quei ragazzi se ne ricorderanno torneranno a mordere. Allora rideremo noi. Poi a tutti fin da bambini non hanno sempre detto: attento che arriva il lupo cattivo? Io sono l'immagine che fa paura. Avete mai sentito dire un mondo di aquile? No, ma di lupi sì. Se fossi Ranieri riempirei le pareti dello spogliatoio con le foto della mia bocca e dei miei denti. Anzi dirò di più, perché allo stadio non portano me? Certo non posso fare tutto da sola. Non è colpa mia se il portiere è un rumeno strappato agli stabili Iacp dove avrebbe fatto meglio. Se continuno a comprare dei calciatori solo per collaudare le panchine. Per piacere togliete quell'apetta a Franchino che va in giro a vendere gli sms a un centesimo e arriva allo stadio stanco. E allora il capitano farà come il vino invecchiato, alla fine ti sbronza. Comunque me so' rotta di questi impostori. Quali sono i colori di Roma? Giallorossi. Non è la lupa il simbolo? Il resto solo chiacchiere. Il cuore della Capitale è a Trastevere o Testaccio. Lì i laziali sono extracomunitari, ci passano solo con il permesso di soggiorno. Che vadano a Formello a far compagnia all'aquila. E ci restino.