Capitale arma d'Italia
Prandelli continua con il nuovo corso. Nella prima delle due sfide ravvicinate con Irlanda del Nord e Serbia valevoli per le qualificazioni a Euro 2012. Continua seguendo l'andamento del campionato, non facendo sconti a chi è fuori forma, ma aprendo a nuovi esperimenti e giocatori che sembravano aver chiuso il loro passaggio in azzurro. Stasera a Belfast ci sarà ad esempio Borriello in attacco, giocatore in grande condizione che è riuscito a guadagnarsi il ritorno in azzurro nonostante il momento «no» della sua Roma. Ma anche Mauri per il quale ha contribuito ovviamente il momento magico della Lazio sulla scia del quale è piombato in nazionale anche Floccari: a quasi trent'anni. Era il segnale che serviva per rinnovare un gruppo senza più stimoli: otto le squadre dalle quali il ct azzurro ha attinto per formare questa nuova Italia che in cinque giorni si gioca buona parte delle chance di andare agli Europei. Mancano ancora tante partite, ma fare una doppietta con Irlanda e Serbia metterebbe gli azzurri al riparo da brutte sorprese e gli consentirebbe di giocare con più serenità le successive. E proprio per questo stavolta Prandelli ragiona con concetti di trapattoniana memoria: non importa come, ma bisogna vincere. «Resto sempre convinto che le vittorie arrivino attraverso il gioco - ha detto il ct - ma stavolta i tre punti sono l'obiettivo primario: tornare dall'Irlanda con una sconfitta per 2-1 e sentirsi dire che abbiamo fatto una bella partita, quello sì sarebbe un problema». E per contribuire al nuovo clima disteso che si respira in nazionale, annuncia addirittura la formazione che stasera sfiderà gli irlandesi. Il modulo? Sempre lo stesso quel 4-3-3 che aveva già provato quando aveva Balotelli a disposizione e che verrà confermato probabilmente anche per la sfida in programma martedì a Genova contro la Serbia. Ma Prandelli, modulo a parte, punta molto sul talento dei suoi uomini. «Mi aspetto molto da tutti, non solo da Antonio: lui in qualsiasi momento può inventare un colpo, ma serve qualcosa di più, dobbiamo essere più squadra. Borriello? È l'uomo giusto per l'occasione». Il romanista vuole sbloccarsi in nazionale, dove non ha mai segnato. «Non parlo della Roma - ha detto ieri - spero di segnare un gol in Irlanda. Giocherà lì davanti con Pepe e Cassano, mentre c'è un pezzo di capitale anche sulla mediana: De Rossi e Mauri, pronti a cambiarsi le fasce, attorno a Pirlo.