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Quasi semifinale

Mondiali di volley, la nazionale italiana di pallavolo

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Un'Italia tutta cuore e muro mette un piede tra le prime quattro del mondiale di volley. Con una prestazione gagliarda, i ragazzi di Anastasi superano 3-1 gli Usa in rimonta. Un match contro una squadra forte, quadrata, che non regala nulla, trascinata da un Priddy in grande forma e da una coppia di centrali in grado di dare più di un grattacapo. L'Italia è brava a ritrovare serenità in ricezione e attenzione nella fase muro difesa. Vermiglio giostra ad arte i suoi schiacciatori gestendoli al meglio anche nei momenti di appannamento. Eppure la partita inizia davvero in salita. Se l'Italia non sfrutta le incertezze avversarie in avvio, Priddy non restituisce la cortesia. La ricezione azzurra balla paurosamente, il muro e la difesa americana ne approfittano: gli Usa volano. L'ingresso di Cernic per Parodi e i time out di Anastasi servono a poco: Priddy e Stanley picchiano con continuità disarmante, mentre gli attaccanti azzurri non mettono più un pallone in terra. Un servizio in rete di Savani chiude un brutto primo set. Quando la seconda frazione dà l'impressione di essere la replica della precedente, l'Italia ha un moto d'orgoglio: gioca di squadra e trova il +3 al secondo tempo tecnico. Nonostante il ritorno degli Usa, il gioco azzurro non si ferma e, grazie a due muri di Sala, conquistiamo una sudata parità. Al rientro in campo Stanley e soci perdono di lucidità, incalzati da un'Italia che mette pressione in ogni fondamentale. Il muro comincia a funzionare e Vermiglio (finalmente sostenuto dalla ricezione) è splendido in regia. Con un Savani in grande spolvero, nonostante Knipe cambi mezza squadra, saliamo 16-10. Ma i nostri avversari non mollano la presa e, approfittando di un calo azzurro, impattano a 23. Tra una protesta e l'altra per chiamate arbitrali discutibili, si va ai vantaggi. Su un attacco di Stanley tenuto, Savani ci porta due a uno. Al rientro in campo, l'Italia accusa un passaggio a vuoto in ricezione. Il servizio flottante di Holmes ci costa un break di tre punti. Con pazienza troviamo quella continuità in servizio che permette ai muri di Fei di rimetterci in gara. E sono proprio i muri a condurci prima al match point e poi alla vittoria. Il PalaLottomatica, con i suoi ottomila tifosi, può fare festa Oggi la via per la semifinale passa per la Francia. Si parte alle 21. Dobbiamo vincere per continuare a sognare.

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