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Roma al bivio

Claudio Ranieri incita i suoi (Foto Gmt)

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Tre giorni per resettare il cervello e smaltire le tossine del disastro di Napoli: l'ennesimo. Ma da domani Ranieri dovrà porre rimedio a una situazione che nemmeno i più pessimisti avrebbero ipotizzato qualche mese addietro quando la Roma, questa Roma, era lì a duellare con l'Inter per lo scudetto. E invece ora sembra non esser rimasto nulla di quanto costruito negli ultimi anni di lavoro: il gruppo è sfaldato e senza punti di riferimento. Il tecnico appare in confusione tattica e ha netta la sensazione che la squadra non riesca a recepire quanto professa in allenamento. Non vede la stessa voglia e la determinazione che era stata l'arma in più di quella Roma. La società dice che il tecnico non si tocca, ma si tiene ben stretto il contratto del suo rinnovo chiuso in un cassetto: altro controsenso, perché mai come adesso sarebbe il momento, qualora ci fosse davvero la volontà di tenerlo, di dare un segnale al gruppo. E ieri, nel giorno della consueta messa in suffragio di Franco Sensi, la moglie Maria è tornata proprio sull'argomento Ranieri. «È ben saldo al comando, non si muove. Il resto sono solo chiacchiere . Tra mia figlia ed il mister - continua - c'è un rapporto bellissimo, i loro contatti sono quasi quotidiani. Dobbiamo superare questo momento, è un problema di testa. Le sconfitte affossano l'umore». Verissimo, perché l'ambiente Roma non risponde ai consueti canoni di gestione di un gruppo, di un club «normale». La pressione della piazza è enorme, le forze che ruotano attorno alla Roma altrettanto e poi, in casa giallorossa, c'è sempre qualcuno che prova a cantare fuori dal coro: e stonando. E c'era già chi a fine gara voleva «impalare» qualche giocatore eccellente, così come un'altra parte che voleva invece mettere alla porta il tecnico testaccino: sarebbe stato l'ennesimo errore. E proprio a proposito di senatori, sembra tra l'altro che Totti non sia per niente soddisfatto di esser tornato a giocare dietro alle punte: posizione che lo allontana troppo dalla porta e che forse ha contribuito alla sua astinenza prolungata. Non è un diventato un altro caso, solo perché il capitano ha capito il momento e si è messo a disposizione del tecnico: è evidente comunque come il fattore tattico sia uno dei problemi che Ranieri dovrà affrontare al più presto. Intanto i tifosi hanno già fatto la loro scelta, o comunque hanno chiaro in mente cosa sia successo a Napoli. Il tam tam radiofonico del giorno dopo è stato piuttosto chiaro: i romanisti sono infuriati con Ranieri che, secondo loro, ha sbagliato tutti i cambi e modificando il modulo ha contribuito a mandare il tilt la squadra. Difficile stavolta dargli torto o almeno questa è la sensazione, comune, che si è avuta guardando la gara del San Paolo. Già a partire dalla gara col Genoa in programma all'Olimpico sabato 16 dopo la sosta della nazionale, servirà un'altra Roma: altrimenti saranno guai... per tutti!

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