Roma a caccia di conferme

Roma Termini-Napoli Centrale. Il treno della speranza è partito alle 17, a bordo la truppa giallorossa chiamata a un'impresa che può trasformare questo avvio di stagione. Una vittoria oggi pomeriggio al San Paolo vale doppio: serve a cancellare la crisi e può dare un senso più concreto ai due successi di fila contro Inter e Cluj. La Roma ci riprova sul campo dove ultimamente ha raccolto tanti punti, ma Ranieri invita tutti alla prudenza. E fa bene: stavolta di fronte c'è un avversario ancora più forte e affamato. Martedì scorso in Champions il tecnico giallorosso si è tenuto nel taschino qualche asso da getare sul tavolo oggi: Cassetti, Riise e Juan in difesa, Borriello davanti. Un turnover in funzione del Napoli, la partita più importante secondo i calcoli fatti a Trigoria. Con Brighi al posto dello squalificato Perrotta i titolari diversi rispetto alla gara con il Cluj saranno cinque. Totti è l'anello di congiunzione, reso ancor più solido dalle parole della vigilia di Ranieri. Che non dice se lo farà giocare dal primo minuto, ma ribadisce un concetto ultimamente indebolito. «Totti viene prima di tutti - assicura l'allenatore - e attraversa un momento d'oro: è in forma straordinaria dopo aver fatto tutta la preparazione. I dati della partita con il Cluj dicono che è stato il terzo per metri percorsi dopo De Rossi e Castellini. Gli manca solo il gol, ma corre come un ragazzino di 20 anni. Poi se una partita lo richiede, lo metto o non lo metto, o lo tolgo. Sono cose che fanno parte della strategia di un allenatore». L'astinenza del capitano dura dal 9 maggio, il «Totti day» organizzato per Roma-Cagliari: lui ringrazio l'Olimpico con due gol. Poi più niente. Una data che, guarda caso, coincide con l'ultimo successo casalingo in campionato del Napoli, 2-0 contro l'Atalanta. La squadra di Mazzarri continua a soffrire il San Paolo ma Ranieri non si fida. «Hanno un ottimo attacco, con quei tre davanti, Hamsik, Lavezzi e Cavani. Stanchi? Non credo, hanno giocato giovedì. Inoltre molti titolari hanno riposato, segno che la partita che conta è quella contro di noi». Lo stesso vale per la Roma «ancora convalescente - spiega Ranieri - stiamo facendo passi da gigante e spero di farne un altro a Napoli. Sotto l'aspetto fisico non stiamo soffrendo, ma dobbiamo lavorare ancora tanto per tornare una squadra di vertice». I dubbi di formazione riguardano innanzitutto il modulo da opporre al 3-5-2 azzurro: Ranieri è intenzionato a confermare il 4-4-2, con il centrocampo in linea e Totti qualche metro dietro Borriello. Il rombo è un'alternativa valida, la difesa a tre il possibile colpo di scena. L'unico ballottaggio è tra Menez e Vucinic per un posto sull'esterno. «Il francese ha più resistenza da centrocampista rispetto a Mirko» spiega Ranieri. E infatti Menez è favorito.