Meraviglia Pirlo
Irossoneri dominano per trequarti di partita mettendo in campo grosse proprietà di palleggio e poco cinismo; nella parte finale, seppur con qualche affanno, dimostrano anche di saper soffrire. C'è ancora molto da lavorare, ma Allegri sembra sulla strada giusta. Ibrahimovic si presenta dopo due minuti con un diagonale che sfiora il palo. Risponde Candreva, che su punizione non trova il bersaglio. La manovra degli uomini di Allegri inizialmente è statica, la ragnatela di passaggi orizzontali è troppo lenta per cogliere fuori posizione i giocatori biancocrociati. Morrone e Gobbi mordono i garretti dei purosangue milanisti, Marques prova a creare scompiglio puntando spesso Zambrotta che raramente si spinge in avanti. Dall'altra parte anche Antonini offende con ostinata timidezza. Crespo reclama un rigore per un intervento di Nesta ai limiti del regolamento, l'arbitro Orsato lascia correre. Il Parma sembra controllare senza eccessivi affanni, ma Pirlo trova l'acuto vincente, al 25', con un destro da 38 metri di precisione chirurgica che si infila all'incrocio. Il vantaggio del Milan disorienta il Parma che perde la bussola: saltano gli schemi, l'equilibrio tattico svanisce. E allora gli ospiti vanno sul velluto cercando di approfittarne. Ibra è un incubo costante che si materializza davanti agli occhi del portiere emiliano. Al 28' Mirante si salva uscendo alla disperata sull'attaccante. Un minuto dopo si ritrova in mano il pallone dopo un colpo di testa di Robinho. La prepotenza fisica di Ibra manda per le terre Paci, ma l'attaccante spara per tre volte a salve sul portiere. Nella ripresa Robinho fallisce malamente un'occasione propizia, Ronaldinho regala magìe, e un destro velenoso su cui Mirante compie l'ennesima prodezza. Nell'altro anticipo l'Udinese ha battuto il Cesena per 1-0 grazie a un gol di Benatia siglato al 93'.