Contador positivo al doping "È colpa di una bistecca"
"Non è doping, ma un'intossicazione alimentare dovuta a un filetto. Sono una vittima". Si giustifica così Alberto Contador, vincitore dell'ultimo Tour de France, in una conferenza stampa convocata dopo che l'Unione ciclistica internazionale ha reso pubblica la sua positività in un controllo antidoping effettuato durante l'ultima edizione della Grande Boucle. Il ciclista spagnolo dell'Astana è risultato positivo al clenbuterolo in un controllo effettuato il 21 luglio scorso, durante il secondo giorno di riposo della corsa francese. "È un caso di intossicazione alimentare e io sono la vittima", assicura lo spagnolo, ingaggiato per la prossima stagione dalla Saxo Bank dopo il divorzio dall'Astana. "È importante fare chiarezza e inviare un messaggio chiaro al mondo dello sport", sottolinea il corridore iberico. L'UCI HA AMMESSO IL POSSIBILE ERRORE - La carne che secondo Contador ha causato la positività era stata portata dalla Spagna: in conferenza stampa il tre volte vincitore del Tour de France sostiene che anche quattro suoi compagni di squadra l'avevano ingerita la sera del 20 luglio, il giorno prima del controllo incriminato. "Si tratta di un vero e proprio errore", dice. La quantità di salbutramolo rilevata è di circa 400 volte inferiore alla soglia per la quale la Wada è tenuta ad informare l'Uci. "È talmente bassa che non serve a migliorare il rendimento ed è impossibile da somministrare, qualsiasi esperto lo può confermare", osserva. "La positività mi è stata comunicata il 24 agosto dall'Uci e due giorni dopo ho incontrato i responsabili dell'organizzazione internazionale per fornire la mia versione. La stessa Uci davanti a me aveva affermato che si trattava di un caso di contaminazione alimentare. L'Uci sa perfettamente cosa è successo", sottolinea. "Essendo il leader della corsa ho passato altri controlli e dopo il 21 la sostanza non è stata rilevata, questo gioca a mio favore. Sono triste e deluso, ma posso andare in giro con la testa alta. È un mese e mezzo che mi tengo tutto dentro e non riesco dormire". Lo spagnolo rischia una squalifica di due anni e la perdita del titolo conquistato al Tour de France: "Una sanzione sarebbe intollerabile. Non mi preoccupa il fatto che si dubiti dei risultati che ho conseguito al Tour, so come funzionano le cose. La mia difesa sono i controlli sia precedenti sia successivi", a quello incriminato. "Questa è la mia difesa e la verità", conclude.