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Ryder azzurri

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Paroladi Matteo Manassero, fenomeno 17enne di uno sport in grande crescita in Italia. Domani al Celtic Manor Resort di Newport, in Galles, parte la 38ª edizione dell'eterna sfida tra America ed Europa. Manassero non ci sarà, nonostante abbia già stupito il mondo professionistico («e nel giro di quattro anni voglio guadagnarmi il pass»), ma per il golf italiano sarà comunque un torneo storico. Per la prima volta nella selezione europea giocheranno due azzurri, peraltro fratelli, Edoardo e Francesco Molinari. Per capire la portata dell'evento, basti pensare che l'unico italiano a disputare la Ryder Cup, nata nel 1927 ma aperta ai giocatori non britannici solo dal 1979, è stato Costantino Rocca, al via in tre edizioni ('93, '95 e '97). Edoardo e Francesco, o meglio Dodo e Chicco, hanno conquistato la fiducia del capitano Colin Montgomerie a suon di grandi risultati. Chicco si è qualificato di diritto grazie al 7° posto nella classifica europea, Dodo ha strappato una wild card vincendo in agosto il Johnnie Walker Championships sul campo di Gleneagles, in Scozia. Ora sono pronti a giocare e vincere insieme, proprio come hanno fatto lo scorso anno alla Coppa del Mondo. «Essere fratelli è un vantaggio - ha spiegato Montgomerie - Dodo e Chicco sono forti ed eccitati. Sicuramente giocheranno insieme, sono sicuro che faranno bene». Il sogno non nascosto di entrambi è quello di battere Tiger Woods in uno dei dodici singoli in programma domenica. Domani, però, i fratelli Molinari dovrebbero essere chiamati in causa per portare a casa almeno uno dei primi otto doppi e confermare la recente supremazia dell'Europa, trionfatrice in cinque delle ultime sette edizioni. Sapranno gestire l'emozione del debutto e la pressione di tifosi e media (50 emittenti collegate, 1.000 giornalisti accreditati, 620 milioni di telespettatori)? «Siamo entrambi abbastanza calmi e bravi a tenere sotto controllo la tensione e aiutarci a vicenda – ha spiegato Edoardo – stare insieme ci diverte, giochiamo bene e siamo una coppia forte». Oggi pomeriggio, alle 17, cominceranno a capire cos'è la Ryder, assaggiando l'atmosfera della cerimonia d'apertura. Da domani mattina si fa sul serio, dimenticando le chiacchiere della vigilia sul toto-formazioni e sul divieto di utilizzare twitter. La platea italiana, decuplicatasi negli ultimi dodici mesi grazie ai successi dei fratelli Molinari, potrà seguire l'evento in diretta integrale su Sky, che trasmetterà la Ryder in alta definizione e, nella giornata di domenica, sperimenterà per la prima volta il 3D televisivo.

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