Borriello: segno al Napoli
Impatto alla Batistuta, esultanza alla Delvecchio. Borriello fa tornare in mente gli eroi dello scudetto. A Trigoria è arrivato un altro SuperMarco che sta lentamente trascinando fuori la Roma dalla crisi a suon di prestazioni convincenti. E di gol: sono già tre in sei presenze, tutti di sinistro, l'ultimo bellissimo martedì notte contro il Cluj davanti alla curva Sud a cui ha mostrato le orecchie. Non un gesto polemico, ci mancherebbe, ma un modo grintoso di esultare. Alla Delvecchio. Dai tempi di Batistuta nessun centravanti si è inserito così in fretta. L'argentino segnò 5 gol nelle prime 6 partite in giallorosso, Borriello ha fatto centro ogni 157 minuti e vuole migliorare la sua media. A cominciare da domenica a Napoli, la «sua» Napoli. Al San Paolo, lo stadio dove ha sempre giocato da avversario, verranno a vederlo tanti parenti e amici. Nessuna emozione particolare, però. E soprattutto nessuno scrupolo nel far male alla squadra della sua città. «Segno al Napoli? Magari» ha risposto ieri ai tifosi giallorossi che lo aspettavano fuori da Trigoria. L'obiettivo è tornare a segnare come gli è riuscito soltanto nella stagione al Genoa, la migliore di una carriera decollata a stento: in rossoblù ha fatto centro 19 volte in campionato, quasi la metà del suo score totale in serie A, 47. Il Borriello dei primi giorni in giallorosso è un professionista esemplare. Sempre puntuale agli allenamenti e uno degli ultimi ad andarsene. Gli anni al Milan lo hanno formato: nessun club come i rossoneri sa disciplinare i giocatori. A Trigoria se ne sono accorti subito, scoprendo di giorno in giorno un ragazzo impressionante per forza fisica e qualità tecniche. Il suo gol di martedì ha fatto venire in mente le prodezze del passato di Bruno Conti, Voeller e Totti. Lo stesso Totti che ha accolto Borriello con grande piacere. Nessuna invidia, anzi: bastava vedere il sorriso del capitano mentre abbracciava il nuovo compagno dopo la prodezza al Cluj. Il rapporto stretto con De Rossi, poi, ha aiutato il nuovo centravanti a inserirsi in fretta in un gruppo già solido. L'intesa sul campo e fuori si sta affinando. Borriello vive ancora in albergo e conta di trovare la casa giusta dalle parti dell'Eur durante la sosta del campionato. Anche se di tempo rischia di averne poco: la chiamata di Prandelli in nazionale è probabile. Il nuovo bomber giallorosso ha scelto la Capitale anche in ottica azzurra dopo la delusione di un Mondiale soltanto accarezzato durante lo stage pre-Sud Africa. Ma prima dell'Europeo c'è da vincere qualcosa con la Roma che è tornata a respirare e sognare in grande dopo due vittorie, seppur sofferte, in tre giorni. Borriello è un pilastro in mezzo al cantiere giallorosso. L'astinenza di Totti, l'intermittenza di Vucinic e il ritardo mostruoso di Adriano vengono bilanciati dall'inserimento praticamente perfetto del nuovo bomber. Benedetti quei 10 milioni, da versare il prossimo anno al Milan, garantiti da Unicredit nell'ultimo giorno del mercato. Borriello è un punto di raccordo tra passato e futuro. Un futuro che da sabato sera fa meno paura.