Quando la classe non ha età
Controogni legge e regola: contro gli anni che passano impietosi. A trentanove anni Biaggi torna sul tetto del mondo, vince il suo quinto titolo iridato tredici anni dopo l'ultimo successo in quella che era la vecchia 250. Proprio quando in molti lo davano per finito e lo avevano sconsigliato alla vigilia della nuova avventura in sella all'Aprilia in Superbike, Biaggi ha dato la risposta del campione. Ha lavorato sodo, ci ha creduto e portato sul tetto del mondo una moto nata dal nulla in mezzo ai colossi nipponici. Ora lui e la Rsv sono il nuovo binomio da battere: e tutto italiano. Per la prima volta, grazie a Max, il titolo iridato delle derivate di serie arriva nel Belpaese: e lo fa nel migliore dei modi, proprio mentre il resto degli «smanettoni» tricolori, non ha più Rossi come punto di riferimento. Aspettando che il «dottore» torni in auge e riesca a replicare al miracolo italiano del «vecchio» rivale, non resta che godersi questo ennesimo successo del Made in Italy. Anzi, sarebbe meglio dire del Made in Rome!