Ibracadabra

{{IMG_SX}}Il Milan ringrazia Ibrahimovic. Dopo due pareggi e una sconfitta, la squadra di Massimiliano Allegri torna al successo in campionato battendo 1-0 il Genoa grazie a uno splendido gol del fuoriclasse svedese. Il tecnico rossonero deve risolvere ancora molti problemi, ma le vittorie aiutano a lavorare meglio. «Ho avuto un'intuizione – aveva annunciato Allegri alla vigilia – spero sia quella giusta». Quale la novità? L'impiego di Robinho nella posizione di ala destra, in sostituzione del rimpianto Pato? Sì, ma soprattutto un inedito 4-2-1-3 con Pirlo e Gattuso davanti alla difesa, Boateng qualche metro più avanti e il trio offensivo in continuo movimento. L'obiettivo non dichiarato di Allegri è quello di togliere punti di riferimento alla difesa del Genoa. E così Ronaldinho parte nell'inedita posizione di centravanti con Ibra a sinistra, per poi cedere il posto a Robinho e infine, come è più normale, allo svedese. Un tourbillon confusionario che non spaventa né impensierisce l'ordinato 3-4-3 del Genoa. Le occasioni migliori del primo tempo sono infatti della squadra di Gian Piero Gasperini. Trascinati dallo scatenato Palacio, i rossoblù sfiorano il vantaggio al 39', quando un cross dell'argentino è deviato maldestramente sul palo da Abbiati, e ancor più al 45', quando il portiere rossonero si riscatta salvando sulla linea il colpo di testa di Chico. Il Milan stellare fatica terribilmente ad avvicinarsi alla porta di Eduardo, riuscendoci solo in contropiede su due corner mal giocati dal Genoa. Niente affatto preoccupato, al ritorno dagli spogliatoi Allegri manda in campo la stessa squadra e Palacio ricomincia come aveva finito, sfiorando l'incrocio dei pali. Poi, come contro la Lazio, il lampo: Pirlo cerca Ibrahimovic in profondità, Ranocchia e Dainelli si fanno sorprendere e lo svedese beffa Eduardo con un gran pallonetto. Gasperini inserisce Sculli, Allegri equilibra la squadra inserendo Seedorf per Ronaldinho. Il Genoa attacca, ma non riesce a spaventare Abbiati. Il Milan spreca il raddoppio nel finale, ma porta a casa tre punti fondamentali.