I biancocelesti volano in vetta
La Lazio passa al Bentegodi, scavalca il Chievo e aggancia l'Inter al primo posto. Decide Mauro Zarate con un diagonale che fa secco Sorrentino al 24' della ripresa. È anche la vittoria di Reja che sceglie bene e rilancia l'argentino al momento giusto, ritrovando un giocatore che rischiava di deprimersi in panchina. Era il big match della giornata quello di Verona, posta in palio altissima e sfida tra due squadre in salute: il Chievo per la fuga, la Lazio per l'aggancio. Dopo la sconfitta dell'Inter all'Olimpico, la sfida del Bentegodi metteva in palio il primo posto. ATTACCO SUDAMERICANO - La possibilità di vivere una settimana da prima della classe è affascinante sia per Pioli che per Reja. Entrambi scelgono il 4-3-1-2, le novità maggiori sono in casa Lazio. Tornano nell'11 titolare Lichtsteiner, Matuzalem e Zarate, in panchina Cavanda, Ledesma e Foggia. Cambia anche il modulo, dal 4-4-1-1 al rombo di centrocampo con il ritorno delle due punte. Dall'altra parte, Pioli arretra Bentivoglio tra i tre di centrocampo, piazzando Bogliacino alle spalle della coppia Pellissier-Moscardelli. Chievo prudente, i veneti decidono di aspettare, l'idea è di ripetere la gara di Napoli. Ha un altro progetto la Lazio, sfruttare la qualità di Hernanes e Zarate e più in generale una migliore tecnica di squadra. HERNANES, TALENTO E CONCRETEZZA - Ritmi bassi, i biancocelesti fanno girare meglio la palla, il Chievo controlla, con Rigoni e i raddoppi di Marcolini prova a limitare le giocate di Hernanes e in qualche modo ci riesce. Reja cerca di spostare l'asse del proprio gioco e in effetti il movimento e la corsa di Mauri impensieriscono il Chievo che comincia a concedere qualcosa. Dopo 13 minuti di nulla, prima occasione da gol. Bella la verticalizzazione di Mauri, scatta bene Zarate che si presenta tutto solo davanti a Sorrentino, bravo a chiudere lo specchio della porta all'argentino. È l'azione che sblocca la Lazio che prende fiducia e comincia a trovare gli spazi giusti per far male al Chievo. Bene Zarate che dopo le ultime esclusioni ha voglia di riprendersi la maglia da titolare. L'intesa con Mauri c'è, ancora da trovare quella con Hernanes. Sempre concreto il brasiliano, testa alta, belle giocate e grande senso della posizione. Al 30' il sinistro dell'ex San Paolo è largo di un soffio. ZARATE, UNA STELLA RITROVATA - Gioca meglio la Lazio che in 3 minuti crea due grandi occasioni con Zarate che al 33' colpisce il palo e al 36' manda incredibilmente alto un assist perfetto di Floccari. Il Chievo soffre e allora decide di cambiare schema. Palle lunghe per Moscardelli e Pellissier, tocca a loro fare sponda per far salire la squadra e cercare l'inserimento dei centrocampisti. Ma la Lazio è solida anche in difesa, bene la coppia centrale Dias-Biava, attenti anche i due esterni. Si va negli spogliatoi sullo 0-0, buona Lazio, Chievo ordinato, attento e nulla più. Non cambia il tema tattico nella ripresa, la Lazio fa girare bene palla, i "mussi" si chiudono e lo fanno bene, concedendo ai biancocelesti solo qualche conclusione dalla distanza (splendida la punizione di Hernanes che Sorrentino alza sopra la traversa al 23'). E quando il Chievo prova a mettere fuori il muso dalla propria metà campo si fa punire. Al 24' lungo lancio di Mauri per Zarate che va via in velocità seguito da due difensori, l'argentino è bravissimo a battere Sorrentino con un bel diagonale destro in corsa. Gol pesantissimo, vale tre punti e il primato. Al Bentegodi passa un'ottima Lazio che vince e ritrova anche una delle sue stelle: Maurito Zarate. GLI ALTRI RISULTATI - Bari - Brescia 2-1 Catania - Bologna 1-1 Cesena - Napoli 1-4 Chievo - Lazio 0-1 Fiorentina - Parma 2-0 Juventus - Cagliari ore 20.45 Milan - Genoa 1-0 (ieri) Palermo - Lecce 2-2 Roma - Inter 1-0 (ieri) Sampdoria - Udinese 0-0. CLASSIFICA Inter 10 Lazio 10 Chievo 9 Brescia 9 Catania 8 Milan 8 Napoli 8 Bari 8 Cesena 7 Cagliari * 6 Sampdoria 6 Bologna 6 Palermo 5 Fiorentina 5 Parma 5 Genoa 5 Roma 5 Lecce 5 Juventus* 4 Udinese 1 (*: una gara in meno).