La Juve torna all'inferno
Trascinato da un grandissimo Pastore, il Palermo batte la Juventus a Torino (3-1, gol del Flaco, Ilicic, Bovo e nel finale Iaquinta) e la raggiunge a quota quattro in classifica. Per i bianconeri, illusisi a Udine di avere trovato la retta via, una brutta battuta d'arresto: l'Inter è già a più sei, i malumori sono tornati e domenica contro il Cagliari, ancora in casa, non sarà certo facile. Pronti via e il Palermo passa. Pinilla e Pastore confezionano un pacco regalo, Storari respinge il tiro del primo ma nulla può sulla ribattuta del secondo. Chiamata a fare la partita, la Juve fatica. Ci vogliono allora un paio di punizioni di Del Piero, oltre a qualche guizzo di Krasic, a scuotere la Signora. Resta tuttavia la difficoltà nel costruire gioco da parte dei padroni di casa: Pinilla, in compenso, sfiora il gol in contropiede prima che Pastore colpisca un palo che avrebbe potuto chiudere il match. Fallita l'occasione del ko, il Palermo subisce nel finale di tempo la reazione bianconera, quasi tutta nei piedi di Del Piero: una super punizione, una traversa con un destro da fuori area e un mezzo rigore che Orsato non gli fischia dopo un tocco di Cassani. Del Neri cambia tutto nella ripresa: fuori Quagliarella e Pepe, dentro Amauri e Iaquinta, Del Piero trequartista e Juve logicamente d'assalto. Il Palermo soffre in personalità e si fa schiacciare, Nocerino perde un paio di palloni di troppo e, insomma, i bianconeri prendono fiducia. Del Piero è quello che ha più feeling con la partita, gli altri provano ad andargli a ruota: Sirigu però è attento, al pari di Storari che deve dire no a un destro di Balzaretti. Quando Del Neri toglie Del Piero per inserire Aquilani dopo un quarto d'ora della ripresa, non c'è nemmeno il tempo di capirne il motivo che il Palermo raddoppia: Storari respinge su Pastore, ma nulla può sulla ribattuta di Ilicic. Partita chiusa, anch se nel finale, Bovo (punizione) e Iaquinta trovano ancora il gol: splendido Palermo, brutta Juve.