Juve alla prova del 9
TORINO - Se il 4-0 di Udine è stata vera gloria, la Juventus lo scoprirà stasera ospitando il Palermo: vero che i siciliani hanno un solo punto in classifica, vero anche che non glie n'è andata dritta una finora e che sia contro il Brescia che con l'Inter, Pastore si è visto negare un gol dai miracoli dei portieri altrui. Di contro, la Juve vista al Friuli è squadra apparsa vera e viva: compatta in difesa e in mezzo al campo, pronta a sfruttare le accelerazioni di Krasic. Del Piero dovrebbe essere confermato assieme a Quagliarella (nel caso realizzi un gol raggiungerebbe Boniperti a quota 178 reti in maglia bianconera in campionato), Amauri sta bene ma non ha ancora giocato e pare difficile immaginarlo in campo. Del Neri chiede continuità e massima attenzione: «Non abbiamo fatto nulla e non possiamo montarci la testa. Stiamo lavorando: non pensavamo in una maniera prima e non pensiamo in un'altra maniera adesso. Non ci culliamo su una vittoria, così come non ci abbandoniamo alla depressione se le cose non vanno per il verso giusto. Il mondo del calcio è molto duro. Pensiamo solo a lavorare». Difficile capire se ci sarà turnover vero o solo qualche cambio. Il tour de force è cominciato, ma Del Neri non pare guardare troppo avanti: «Il vero valore delle squadre penso si capirà alla fine del girone di andata, per adesso mi aspetto cambiamenti giornalieri o quasi. Noi andremo avanti tutto l'anno alla ricerca di miglioramenti che magari non coincideranno con i risultati. Alla fine si tireranno le somme». Anche Delio Rossi predica calma: «I miei ragazzi non hanno bisogno di pressione, sono giovani e devono stare tranquilli. La nostra classifica è bugiarda: con 3-4 punti, che avremmo meritato, saremmo in una situazione più veritiera. Questa squadra ha cambiato tanto e deve vedere accrescere la fiducia nei propri mezzi». Tra i convocati, dopo mesi, si rivede Fabrizio Miccoli: lo scorso anno fu lui a pilotare i rosanero a una vittoria tanto incredibile quanto meritata.