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Genoa e Fiorentina festa rimandata

Alberto Gilardino

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 Gasperini e Mihajlovic arrivavano alla partita di ieri tra le polemiche. Il primo, al suo quinto anno al Genoa, aveva dovuto fronteggiare le critiche di Preziosi e qualche rumors di troppo intorno alla sua panchina. Il secondo stava anche peggio. Un punto in tre gare era davvero un misero bottino per una squadra che fino all'anno scorso faceva la Champions. Dunque nessuno dei due poteva perdere e nessuno dei due ha perso, anche se l'1-1 non deve ingannare, visto che Genoa e Fiorentina hanno giocato la partita per vincerla. I rossoblu un po' di più, soprattutto nel primo tempo. I viola nella ripresa, quando si sono assestati dopo la burrasca vissuta dal pareggio di Mesto all'intervallo. In quel momento hanno rischiato di sbandare, ma a tenerli in piedi sono state le parate di un Frey strepitoso. La buona notizia per Mihajlovic è il ritorno al gol di Gilardino, che in campionato non segnava dal 28 marzo. Una volta passato in svantaggio il Genoa ha reagito alla grande, sospinto da Palacio. Dalla fascia destra nasce il pari di Mesto (17'), che chiude in diagonale una splendida triangolazione con Veloso e da quel momento per la Fiorentina è un assedio. Solo le grandi parate di Frey su Criscito (34'), Palacio (36') e Toni (44') la salvano dalla capitolazione. Al suo attivo un contropiede vanificato da Vargas con un tiro alto sulla traversa al 25'. Nella ripresa si è vista una Fiorentina più portata al pressing alto e al gioco d'attacco. Al 15' il palo di Cerci e la seguente parata miracolosa di Eduardo su Montolivo. I viola ora sono in partita, il Genoa in calo, ma capace di fiammate improvvise, come quella che in due minuti (24' e 25') costringe Frey a superarsi su Toni e Criscito.

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