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Tre punti per l'autostima dei giallorossi

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Nonsi giocherà il giorno della Befana, ce ne faremo una ragione. Le luci dei riflettori puntate sull'Olimpico romano dove, salvo altri ridicoli intralci burocratici, volerà infine l'aquila Olimpia (o Libera), che non dà fastidio a nessuno e porta un soffio di buonumore in questo mondo calcistico sempre più votato alla tetraggine. Si tratta senza dubbio del match di più alta qualità, non in termini di classifica, ma di storia, anche di quella attuale, dopo che la sfrontata pattuglia di Edy Reja è andata a vincere a Firenze. Dunque non sono irrilevanti i problemi da risolvere per i paperoni del Milan, squadra tuttora alla ricerca di equilibri che Allegri dovrà trovare dopo gli acquisti faraonici dedicati al settore offensivo. La Lazio ritrova Floccari, opporrà all'insistita manovra milanista un centrocampo solido, illuminato dalle giocate di Hernanes, felicissimo arrivo della stagione. A Brescia, dove la Roma è attesa da un'altra delle matricole terribili, Ranieri porta le macerie di una squadra ancora una volta decimata dagli infortuni, la lista degli indisponibili l'aprono i due giocatori più rappresentativi, Totti e De Rossi. Agli altri il tecnico, che è tornato a parlare con la stampa per indicare nei fattori psicologici le cause più rilevanti di questo disastroso avvio, si affida a una prova di orgoglio alla quale gli interpreti non possono sottrarsi, fermo restando che la situazione resta molto complessa. Cassetti è convocato, ma sul suo impiego permangono i dubbi, forse Ranieri dovrà ricorrere ancora al giovane Burdisso per presidiare la fascia sinistra, gli interrogativi riguardano centrocampo e attacco. Accanto a Borriello dovrebbe rientrare Vucinic, magari non ancora al top della condizione, sembra un assortimento più ragionevole rispetto alla soluzione della doppia punta centrale. Simplicio forse alle loro spalle, Menez in lista d'attesa. C'è anche Adriano, al seguito: certo che, contro una formazione che si affida alla corsa e alle qualità atletiche, non sembra la migliore occasione per un esperimento accompagnato, comunque, da incontestabili perplessità. Considerando che sabato arriverà a Roma quell'Inter che sta ribadendo i suoi buoni diritti al ruolo di prima forza, un risultato utile sarebbe di conforto soprattutto per restituire a questo gruppo avvilito un minimo di autostima, in attesa di quella che una volta era una sfida-scudetto.

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