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La Lazio ospita il Milan per continuare a sognare l'alta classifica Reja nasconde la formazione e avverte: dobbiamo essere perfetti

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.Ha tutte le carte in regola per farlo». A chi si riferisce Edy Reja? Alla mascotte biancoceleste che stasera farà il suo esordio nel cielo dell'Olimpico? O forse alla sua squadra che contro il Milan può davvero spiccare il volo? Probabilmente a entrambe, perché solo se tutto funzionerà alla perfezione i tifosi biancocelesti avranno quella festa che l'allenatore vuole regalare agli oltre quarantamila spettatori che si prevedono sugli spalti. Perfetta dovrà essere soprattutto la squadra, perché di fronte c'è un Milan che «con i nuovi acquisti si è sicuramente portato al livello dell'Inter. E poco importa se è partito male, perché i conti si fanno alla fine». Allora la Lazio dovrà presentarsi nella sua versione migliore, quella vista a Firenze dopo essere andata in svantaggio, almeno fino ai soffertissimi ultimi minuti: «Dobbiamo imparare a mantenere sempre la stessa intensità. La nostra storia recente ci ha insegnato che non siamo capaci di gestire un risultato, così dobbiamo continuare a proporre gioco sia se siamo sotto di due gol sia se vinciamo 3-0». «Ci vuole equilibrio», è il mantra di Reja. Quindi inutile aspettarsi una squadra troppo sbilanciata in avanti. Per avere certezze il tecnico vuole aspettare che anche il collega Allegri mostri le sue carte, specie sulle fasce laterali, ma un paio di cose Edy le lascia intuire. Floccari tornerà dall'inizio, «perché ha smaltito tutti i problemi anche se non sappiamo quanti minuti potrà reggere», mentre Zarate dovrebbe accomodarsi di nuovo in panchina: «Bisogna smetterla di mettere troppa pressione su questo ragazzo. Prima o poi arriverà anche il suo momento, lui deve solo allenarsi bene, come sta facendo, e farsi trovare pronto». Viste le scelte di Allegri, che schiererà una formazione votata all'attacco (tre punte: Ronaldinho, Ibra e l'«adattato» Boateng in luogo di Robinho) con Abate terzino a dare ulteriore spinta, Reja alla fine dovrebbe optare per il 4-4-1-1 mostrato a Firenze, pronto a trasformarsi in 4-2-3-1 in fase di spinta. Qualche perplessità intorno alla presenza di Matuzalem, che è recuperato ma potrebbe restare fuori in vista dei tanti impegni ravvicinati. A centrocampo sicuri Ledesma, play-maker basso, e Mauri. Per le altre tre maglie in ballottaggio, oltre al brasiliano, anche Bresciano e Rocchi. A sostegno di Floccari ancora Hernanes: «Da lui - spiega Reja - mi aspetto un ulteriore passo in avanti nel processo di maturazione. È molto considerato all'esterno, i difensori avversari stanno già facendo le gabbie per fermarlo. Lui deve capire che quando ha addosso due difensori, può anche provare a superarli, perché ne ha i mezzi. Quando sono di più, è meglio dar via il pallone». L'ultima frase è per il tabù della Lazio, che in campionato non batte una grande da ben sette anni: «Col Napoli sono riuscito a sconfiggere più volte Milan, Inter e Juve. Sarebbe bello farlo anche in biancoceleste. Rappresenterebbe un altro progresso in quel processo di consapevolezza che voglio dai miei calciatori». Per volare sempre più in alto. Con l'esempio, dal vivo, della nuova mascotte.

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