Roma, così non va
Doveva essere la partita del riscatto... doveva. È arrivato invece un brutto pareggio che assomiglia maledettamente a una sconfitta. Un solo punto contro il modesto Bologna di Di Vaio che realizza una doppietta e riporta alla luce tutti i problemi di una Roma alle corde che viaggia nei meandri della bassa classifica. Eppure dopo la prima mezz'ora di gioco ai tifosi giallorossi era tornato un pallido sorriso, perché la Roma sembrava aver finalmente trovato il passo giusto per rimettersi in piedi. S'era sbloccato Borriello pescato benissimo da Mexes con un lancio sul filo del fuorigioco (forse c'era), e l'intesa con Totti e Menez pareva quella immaginata per lungo tempo a Ranieri. Insomma la Roma stava dando la risposta richiesta dal tecnico dopo lo sfogo «modello Mourinho» del giorno prima in sala stampa. «Questa squadra ha le palle» aveva tuonato Ranieri e i segnali sembravano dar ragione al tecnico giallorosso. Bene De Rossi utilizzato come playmaker basso, poi il gol di Borriello, una gran traversa dalla distanza di Totti e almeno un paio di altre occasioni nette per la Roma che non è riuscita però a concretizzare. Poi, come fin troppo spesso accaduto, il black-out. La squadra è uscita dal campo lasciando spazio al Bologna che ha iniziato a crederci: e questo, con una «piccola» che ha un maledetto bisogno di far punti, è un errore che non va mai commesso. Tantopiù se la piccola ha lì davanti un uomo del talento di Di Vaio: che prima ne sbaglia qualcuno, ma poi il gol, magari capolavoro, lo fa eccome. Il tabellino in cinque gare fa segnare zero vittorie e dodici gol incassati. Quello di ieri poi racconta di una brutta Roma che raggiunge il raddoppio nella ripresa grazie all'autorete di Rubin e poi si addormenta del tutto. Da lì in poi in campo c'è solo il Bologna che approfitta dello sbandamento giallorosso. Ranieri perde Cassetti per infortunio ed è costretto a tirar fuori De Rossi per una botta alla coscia sinistra e i ricambi non solo della stessa qualità. Burdisso junior è il peggiore in campo e Simplicio non riesce a dare l'impatto sperato alla gara. Se a questo aggiungete un arbitro inguardabile che sbaglia tutto il possibile, la frittata è fatta. Se il fuorigioco di Borriello sul gol del vantaggio era questione di centimetri, sul gol buono di Juan il mediocre Peruzzo dà il peggio di se. Ma non basta, perché poi nega un rigore al Bologna e non vede un fallo di mano di Borriello che avrebbe meritato il giallo. Il resto lo fa il Bologna: anzi Di Vaio che fin qui aveva sbagliato tutto quello che gli era passato davanti. Il calo giallorosso dà però nuova linfa alla spinta offensiva degli emiliani che mettono più volte il forte attaccante a tu per tu con Julio Sergio. Inevitabile la capitolazione al 77' quando Di Vaio approfitta di una dormita dei difensori giallorossi e dell'incertezza di un Rosi a due fasi (bene in avanti, disastroso dietro): diagonale sinistro e partita riaperta. Già, perché sul 2-1 con quindici minuti buoni da giocare e lo spettro di vecchi fantasmi che aleggiano nell'aria, la Roma ha perso definitivamente la bussola. Storia già vista, con finale già scritto. E infatti al novantesimo Di Vaio sigla il gol del 2-2, ennesima dormita della retroguardia giallorossa, che regala un gran punto al Bologna e apre definitivamente la crisi di una Roma per certi versi anche sfortunata: ieri ha preso altri due legni (traversa di Totti e palo di Burdisso junior). Finisce tra i fischi con la Roma in silenzio stampa e Ranieri (applaudito all'ingresso in campo) che stavolta non può nemmeno prendersela con i giornalisti. Anche lui ha le sue colpe, ma per dirla tutta la strada gli si è messa davvero in salita: la squadra è giù fisicamente e continua ad essere falcidiata dagli infortuni. Ieri ha perso altri due pezzi «pesanti» dopo aver già dovuto fare a meno di tre titolari per infortunio (Vucinic, Riise e Taddei) e uno per squalifica (Burdisso). E il futuro non prospetta nulla di buono: mercoledì a Brescia una sfida che potrebbe essere decisiva per il futuro del tecnico, prima dello scontro con l'Inter in programma sabato prossimo all'Olimpico. I presentimenti non sono dei migliori.