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Paradiso Lazio

Kozac viene abbracciato dai compagni di squadra dopo la rete

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{{IMG_SX}}La Lazio vince a Firenze e per una notte è in vetta alla classifica. Ledesma e Kozak firmano l'impresa. Benvengano vigilie così se poi i risultati sono questi. La Lazio di Reja risponde sul campo alle perplessità di chi immaginava una squadra confusa, imballata dai cambi di modulo e preda dei malumori degli esclusi. I biancocelesti a Firenze vanno sotto ma poi prendono in mano le redini del gioco, rimontano e vincono una partita che può considerarsi il primo esame di maturità superato nella corsa all'Europa. Reja rispetta le indicazioni della rifinitura: un prudente 4-4-1-1 con la coppia di centrocampo formata da Ledesma e Matuzalem coadiuvati a destra da Mauri e a sinistra da Bresciano. Hernanes trequartista dietro a Rocchi unica punta. Zarate finisce in panchina, Foggia addirittura in tribuna. I primi minuti della Lazio sono da incubo. Il centrocampo tutto fantasia Ledesma-Matuzalem dimostra limiti in fase di copertura. I viola sfondano sulle fasce con Cerci e Vargas che fanno venire il mal di testa a Radu e Lichtsteiner. Al primo affondo la Fiorentina è già pericolosa. Vargas crossa da sinistra, Ljajic brucia sulla scatto Biava ma la sua deviazione finisce sull'esterno della rete. La Lazio soffre ed è quasi inevitabile quello che accade al 18', con Cerci che in area tenta di girarsi, Ledesma che lo sfiora appena col braccio e il romano che si lascia cadere. Per D'Amato è rigore: generosissimo. Ljajic spiazza Muslera. Il gol dei viola però risveglia la Lazio. I biancocelesti in pochi minuti collezionano una serie di palle gol. Bresciano ne spreca tre, ma il pari è nell'aria. Lo confezionano al 32' Hernanes e Mauri: il brasiliano serve l'ala sulla sinistra, cross al centro, Ledesma si avventa sul pallone e colpisce violentemente di destro. Deviazione di Pasqual e Frey battuto con l'argentino che va a festeggiare sotto i trecenti tifosi laziali mimando l'aquila in attesa che questa faccia la sua apparizione all'Olimpico. I viola accusano il colpo ma la Lazio spreca troppo, specie nel finale di tempo quando Bresciano sbaglia il lancio per Mauri che era da solo davanti a Frey. Dagli spogliatoi la Lazio rientra con Brocchi al posto di Bresciano sulla destra e Mauri che torna nella posizione più naturale a sinistra. La partita sembra addormentarsi con la Lazio che tiene palla senza affondare i colpi. Al 15' fuori Rocchi per Kozak. Perplessità sulle tribune, ma da lì a pochi minuti il ceco dà ragione a Reja. è il 23' quando Mauri si libera di un difensore e mette in mezzo dalla sinistra. Hernanes aggancia e conclude in diagonale, Frey respinge corto, sulla sfera si avventa proprio Kozak che segna a porta vuota. La Fiorentina è tramortita, ma la Lazio commette l'errore di chiudersi. Reja toglie Mauri, migliore in campo, e fa debuttare Gonzalez. Zarate, invece, resta malinconicamente a scaldarsi per buona parte del secondo tempo. I minuti finali sono di sofferenza, anche se Muslera deve sporcarsi i guanti solo su una conclusione ravvicinata di Babacar. Finisce sotto la pioggia dopo tre minuti di recupero. Il pubblico viola contesta animatamente squadra e proprietà risparmiando Mihajlovic. Tutt'altro umore in casa biancoceleste. Mercoledì c'è il Milan, è già il momento di provare a volare.

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