1 Boniek «È meglio non dare nessun aggettivo alla Roma di Monaco.

LaRoma si è chiusa e basta, non ha mai provato ad uscire fuori dalla sua metà campo». Righetti «A prescindere dalle parole di Totti, mi sembra che ci sia un po' di confusione. Il fatto che l'allenatore e il capitano non la pensino allo stesso modo sul come affrontare una partita del genere ne è la dimostrazione. Quello dell'Allianz Arena non era catenaccio. Il catenaccio è più organizzato e significa chiudersi per poi ripartire e cercare di colpire in velocità». 2 Boniek «Atleticamente e mentalmente la Roma non è stata alla pari degli avversari. Nelle ultime due partite il Cagliari e il Bayern Monaco arrivavano sempre prima sul pallone». Righetti «I giocatori sono più o meno gli stessi della passata stagione, manca l'alchimia, l'entusiasmo o gli attributi». 3 Boniek «La Roma può giocare in una decina o quindicina di modi diversi a seconda delle varie esigenze. Bisogna ritrovare una maggiore elasticità tra tutti i reparti». Righetti «Il tecnico deve fare chiarezza all'interno dello spogliatoio. Per chiarezza si intende tutto: dall'impostazione tattica fino ai rapporti con i singoli giocatori. L'allenatore deve essere il leader e trascinare la squadra. Se i giocatori non dovessero rispondere, toccherà alla società fare le opportune verifiche». 4 Boniek «Non conosco la situazione dall'interno, ma mi sembra molto simile a quella dello scorso anno, quando Ranieri e la squadra sono stati bravi nel ricompattarsi e a fare un miracolo. Adesso non sarebbe più un miracolo, ma la Roma può ugualmente raddrizzare la rotta». Righetti «La cosa migliore è che sia condiviso dall'allenatore e dalla squadra. La Roma, dopo la partenza di Spalletti, è sempre e comunque rimasta legata a un 4-2-3-1. Ranieri, in più, aveva portato degli accorgimenti in difesa. Ma la base di partenza è sempre stato il modulo degli anni spallettiani. Cosa che quest'anno, con un potenziale addirittura maggiore, mi sembra estremamente difficile. Il modulo da cui si deve partire e che permette a Totti e Borriello di stare al centro dell'attacco è il 4-4-2». 5 Boniek «Spesso il pensiero generale è quello di accusare una sola persona, quasi sempre l'allenatore, e appioppargli tutte le colpe. Purtroppo succede anche a Roma. Non condivido questo modo di pensare e lo ritengo da stupidi. Ranieri, comunque, non è colpevole». Righetti «Quando le cose vanno male, tutti sono colpevoli. Le responsabilità non sono di uno solo, ma di tutte le parti in causa, nessuna esclusa. Questo riguarda anche il momento della Roma».