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Sulla società rispuntano i russi

Il presidente della Roma, Rosella Sensi

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Cinesi, americani, tedeschi e spagnoli. Mancava un imprenditore russo nella corsa all'acquisto della Roma. Da ieri c'è, e non è una barzelletta: secondo la stampa di Mosca il petroliere Leonid Fedun, vice presidente del colosso Lukoil, 136esimo uomo più ricco del pianeta secondo la classifica di Forbes con un patrimonio personale stimato in oltre 5 bilioni di dollari, è uno dei pretendenti al «trono» di Trigoria. Un Abramovich per la Roma? Pochi mesi e sapremo. Aspettando conferme dalla Russia sono già emersi dettagli sulle intezioni di Fedun: la scalata al club capitolino inizierebbe con l'acquisto del 50% delle azioni della Roma cui si aggiungerebbe in seguito un altro 35% percento. Fedun, grande appassionato di calcio già proprietario dello Spartak Mosca, punterebbe ad avere in mano tutte le azioni del club giallorosso entro il 2012. Duecento milioni di euro il costo dell'operazione che non coinvolgerebbe l'azienda petrolifera, come precisato da un portavoce del colosso. Si tratta di una delle più grandi compagnie petrolifere mondiali, le cui principali attività sono l'esplorazione e la produzione di petrolio e gas, la produzione di prodotti petroliferi e petrolchimici e la loro commercializzazione. Sempre stando alle ricostruzioni della stampa moscovita, la situazione debitoria del club avrebbe spento sul nascere l'interesse di un altro imprenditore russo, proprio quel Sulliman Kerimov della Nafta Mosca che nel 2004 arrivò a un passo dall'acquisto della Roma. Aumenta dunque la concorrenza per gli imprenditori italiani che non hanno abbandonato l'affare giallorosso. Da Angelucci, ad Angelini al fondo Clessidra, tutti dovranno sfidare le potenzialità dei tanti investitori esteri che attendono informazioni dettagliate da Rothschild prima di entrare nel vivo dell'operazione. L'interesse per la Roma c'è, ma ci vorranno ancora dei mesi prima che la situazione prenda una piega definitiva. Unicredit, aspettando di aprire una procedura di vendita competitiva, è convinta di chiudere entro dicembre trovando «una bella soluzione» come sostenuto ieri mattina dal vice amministratore delegato della banca Paolo Fiorentino. Il braccio destro di Profumo stamattina sarà presente a Monaco insieme ad Alessandro Daffina di Rothschild in una conferenza stampa organizzata dall'istituto di credito, peraltro sponsor della Champions League. «La procedura di vendita - ha aggiunto Fiorentino - e di esplorazione del mercato è avviata con intesa totale tra noi e la famiglia Sensi. I tempi ci interessano relativamente, ci interessa la soluzione finale, che sarà una bella soluzione». Rosella è stata aggiornata sugli ultimi sviluppi lunedì in un incontro con i vertici di Unicredit e Rothschild: erano presenti Piergiorgio Peluso per la banca milanese e Daffina in rappresentanza della merchant bank. «L'incontro è andato bene, è stato un kick off» la chiosa di Fiorentino. Si attende ora la costituzione della Newco Roma, nuova controllante del club giallorosso, mentre gli uomini di Rothschild attendono gli ultimi dati sul bilancio prima di inviare il dossier completo ai vari potenziali acquirenti. Il presidente di Newco Roma, Attilio Zimatore, diventerà poi il protagonista del passaggio del pacchetto di controllo nelle mani del nuovo proprietario.   Le nuove indiscrezioni hanno portato ad un'accelerazione al rialzo per la Roma in Borsa. Il titolo As Roma, che ha chiuso a +7,36% è stato al centro di scambi vorticosi (quasi 7 milioni i pezzi passati di mano, pari a oltre il 5% del capitale). Intanto ieri la Italpetroli in un comunicato ha ribadito l'obbligatorietà dell'Opa per il nuovo acquirente della Roma e ha confermato che, per il momento non ci sono trattative in corso e che darà aggiornamenti al mercato mensilmente.

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