Nadal pigliatutto Suoi anche gli Us Open
Infinito Rafa Nadal. Dopo l'accoppiata Roland Garros-Wimbledon, il cannibale maiorchino sigilla un trionfale 2010 superando in quattro set (6-4, 5-7, 6-4, 6-2) Novak Djokovic e conquistando per la prima volta gli Us Open. Nadal (che ha ricevuto i complimenti del premier Zapatero) sale così a quota nove titoli dello Slam e diventa il settimo giocatore (dopo Perry, Budge, Laver, Emerson, Agassi e Federer) a vincere almeno una volta tutti e quattro i Majors. Contro un buon Djokovic, con cui era avanti 14-7 nei precedenti ma indietro 3-7 sul veloce, Nadal ha dovuto cedere il primo set del torneo, ma il successo finale non è mai stato in discussione. Al contrario, sarebbe stato probabilmente più netto se la pioggia non avesse interrotto il match sul 4-4 del secondo set, quando lo spagnolo era riuscito a frenare il momento magico del serbo scappato via 4-1. Al rientro dagli spogliatoi Djokovic è stato più rapido a scattare dai blocchi e vincere il set. Nel terzo, però, il suo rendimento è drasticamente calato, fino alla resa. «Penso di aver giocato bene – ha confessato il serbo – ma Rafa ha migliorato il servizio, la rapidità, la precisione: può diventare il più grande tennista di sempre». Esagerato? Forse. Però Nadal, terzo spagnolo a vincere gli Us Open dopo Santana e Orantes, ha solo 24 anni. Solo Borg riuscì a conquistare il nono titolo dello Slam alla stessa età. Lo svedese, però, si fermò a quota undici. L'obiettivo rimane quindi Federer, recordman con 16 successi. «Ma per ora penso solo al Master di fine anno - ha detto Nadal - unico grande titolo che mi manca». Il cannibale ha ancora fame.