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Roma affondata

Francesco Totti con il tecnico Raniero

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Come da programma, come da tradizione. Il Sant'Elia è un bagno di sangue per la Roma tornata a pezzi dalla trasferta di Cagliari che era e resta un tabù. Dopo quanto avvenuto in campo ieri sera le parole della vigilia di Ranieri, quel suo palese pessimismo, inizia ad avere una fisionomia. La preoccupazione che qualcosa non andava c'era e ora è confermata da una rosa sbarcata in Sardegna senza sei giocatori (Mexes, Vucinic, Taddei, Adriano, Riise, Okaka) e che ne ha perso un settimo dopo tredici minuti di gioco: Castellini. E qui si spalanca il secondo grosso interrogativo legato a un mercato che ha portato a Roma, tranne Borriello ancora comunque oggetto misterioso (ieri non pervenuto), troppi giocatori non al cento per cento della condizione fisica. Quella di Adriano è storia nota, Simplicio ha visto finora solo la panchina per motivi simili (quando Ranieri lo ha provato ha capito che non era ancora pronto) e Castellini è durato meno di una partita a briscola: anzi di traversone. Più o meno come la difesa romanista ieri sera, sbriciolata in sette minuti dal solito Conti che realizza un gol da fenomeno (sempre e ancora e solo contro la Roma) e costringe Burdisso al fallo da rigore che riporterà sotto i giallorossi lasciandoli poi in dieci per settanta minuti: troppi. Per lui invece il numero sfortunato è dodici: i punti di sutura che rimedierà poco dopo in ospedale. Ranieri era stato chiaro: Borriello è un bel colpo, ma il nostro problema è che prendiamo troppi gol. Guarda caso, il giorno dopo la Roma ne incassa cinque: record storico della gestione Ranieri che aveva, evidentemente, messo le mani avanti sperando di non cadere indietro. E se il cambio di Totti dopo l'espulsione del difensore argentino poteva sembrare azzardata (senza il capitano in campo la Roma s'è persa), quella di Menez (al suo posto udite udite addirittura il reietto Baptista) a mezz'ora dalla fine quando un Cagliari ormai sazio navigava sulle tiepide acque del 4-1, a parte la leggera zoppia, è sembrata avere un senso. Da lì in avanti, ma forse già un po' prima, il tecnico giallorosso ha iniziato a pensare alla sfida di mercoledì in Champions League contro la corazzata Bayern Monaco. Servirà un'altro atteggiamento, ma soprattutto un'altra Roma. Al Sant'Elia finisce 5-1, giallorossi umiliati forse fin oltre il meritato e Ranieri adesso ha tutta una serie di nuovi problemi da affrontare per non naufragare prima ancora d'esser partito. Un lato positivo a questa serata da dimenticare? Difficile trovarlo, ma volendo essere buoni davvero, c'è da dire che la Roma oggi, dopo due giornate di campionato, ha un punto in più della scorsa stagione: e stavolta nella palude della bassa classifica s'è impantanato anche qualche altro pezzo da novanta. Magra consolazione.

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