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Inter che fatica

Samuel Eto'o festeggiato dai compagni

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MILANO - Difficile intravvedere quale sarà il punto di arrivo del viaggio di Benitez alla ricerca della sua Inter. Quello che è certo, a guardare la partita vinta per una serie di episodi favorevoli contro l'Udinese, è che quella vecchia e vincente non si vede più e quella nuova è ancora tanto lontana. Anche a valutare tutte le attenuanti (Maicon per esempio è insostituibile e non c'era, e il poco tempo avuto a disposizione visti gli impegni con le nazionali) la squadra gioca senza profondità, è lenta, Milito è indietro di condizione e per di più viene raramente raggiunto, Etòo è sacrificato in un ruolo di esterno che aveva già dimostrato di non gradire. Il risultato è che le occasioni per segnare certo non fioccano neanche di fronte all'Udinese, che per di più aveva messo in discesa la partita ai nerazzurri regalando il vantaggio con una disastrosa uscita di Handanovic che appoggiava il pallone a Lucio liberissimo. Era il 6' e c'erano tutti i presupposti per una passeggiata nerazzurra. Invece piano piano l'Inter, che aveva cominciato benino con un vivace Biabiany schierato un pò a sorpresa esterno destro e con Sneijder ispirato e onnipresente, si è smarrita in un gioco involuto e infruttuoso. Guidolin - che stava pure peggio di Benitez in quanto ad assenti dovendo fare a meno di Coda, Ferronetti, Basta e Denis - ha sistemato un po' i suoi in campo e l'Udinese, senza strafare, ha preso coraggio. Pinzi ha appoggiato con continuità l'estro di Sanchez, Inler - oggetto dei desideri di Benitez nel mercato - si è impegnato nella sua specialità, il recupero del pallone specie su Sneijder e l'Inter è andata in grave difficoltà. Su calcio piazzato comunque l'Udinese pareggia al 30'. Segna Floro Flores di testa approfittando della bambola di Lucio, Cambiasso e Julio Cesar, un mezzo regalo pure questo. L'Inter cerca di reagire con la forza più che con le idee: un tiro di Milito (finalmente) è deviato da Handanovic e sull'angolo Samuel di testa sfiora il bersaglio. In apertura di ripresa l'Inter sfiora subito il ko: Julio Cesar anticipa di piede fuori area Di Natale, mentre Etò sprinta da solo con Zapata, entra in area e va giù. Discutibile la decisione dell'arbitro Brighi di ammonirlo per simulazione. I nerazzurri perdono Chivu per infortunio (dentro Cordoba) e sostituiscono uno spremuto Biabiany con Pandev, mentre Guidolin chiama Corradi per Floro Flores e Angella per Pasquale. E proprio il difensore propizia subito il nuovo vantaggio nerazzurro andando a fermare col braccio un cross di Sneijder. Etòo segna in due tempi sulla respinta di Handanovic. È il 22 e subito dopo nell'area opposta Cordoba scivolando travolge Domizzi senza palla. Brighi sorvola e ammonisce per proteste Di Natale. Milito spreca sciaguratamente una sontuosa palla gol e Benitez lo sostituisce con Muntari. Etòo centravanti coglie subito un palo. Potrebbe essere la prima risposta ai dubbi di Benitez che comunque qualcosa deve fare. Oggi sono arrivati tre punti importanti, ma sarà bene riflettere sul come.

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