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Muslera 6 Passa gran parte del pomeriggio a prendere il sole.

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Nelsecondo tempo l'unico tiro in porta del Bologna. Sul quale non può far nulla. Lichtsteiner 6 A volte dimentica il cambio di modulo e agisce più da centrocampista che da quarto difensore. Nel primo tempo la Lazio spinge soprattutto dalla sua parte. Ma non riesce mai a incidere. Biava 6 I dirimpettai dell'occasione non sono i più temibili. Svolge il compito con ordine anche se l'ex Di Vaio qualche volta riesce a farlo soffrire. Dias 6.5 Il più sicuro del reparto arrentrato. Sempre elegante, si concede anche qualche sortita offensiva. Promosso. Radu 6 Il cambio di ruolo, seppur frequentato in passato, lo rende più incerto. Non a caso si tiene ben ancorato alla linea dei difensori e spinge poco. Ma le sicurezze arriveranno. Brocchi 6.5 Molto sacrificio, per «equilibrare» il sistema, e l'azione da manuale che avvia il gol di Mauri. Tanto per dimostrare che a centrocampo c'è anche lui. Ledesma 6 Dovrebbe dettare i tempi alla squadra ma, complice l'afa, in alcune fasi della gara sembra più calcio messicano che serie A. Mauri 7 Dai novanta minuti in panca contro la Samp al gol che sblocca la gara col Bologna. Dalla voglia di andar via al bagno di gioia sotto la curva. In più, l'assist per Rocchi. È vero, fare a meno della sua capacità di inserirsi, in un centrocampo con tanti portatori di palla, sarebbe un peccato. Hernanes 6 Reja dice di aver discusso a lungo con lui della posizione in campo. Col Brasile agisce alla Pirlo, nella Lazio dietro le punte. Quando ha il pallone tra i piedi dà l'idea di poter creare qualcosa. Il problema è che con il Bologna è accaduto poche volte, sempre circondato da una gabbia di difensori. Ha il merito di aver realizzato il rigore della tranquillità, ma il rebus sul suo utilizzo non è risolto. Zarate 5 Fuori dalla partita, sempre troppo dribblomane e poco concreto. Esce lui e la Lazio si trasforma. L'allenatore ha il dovere di tentare di recuperarlo, ma Maurito deve metterci del suo. Rocchi 7 Nel primo tempo è troppo solo contro una retroguardia che non farebbe passare uno spillo. Quando Kozak gli porta via un difensore si trasforma. Prima l'assist per Mauri, poi il gol, splendido, del 2-0. Meno 6 alla quota 100. Kozak 6.5 Lotta, si sbraccia, difende palla, guadagna falli e si procura un rigore. Non tira mai in porta ma cambia la partita. Foggia sv Sta per sostituire Mauri e Mauri segna. Allora Reja lo vuole mettere al posto di Rocchi e Rocchi segna. In attesa delle giocate, il napoletano studia da talismano. Bresciano sv Il «colica-gate» che ha coinvolto Matuzalem regala pochi minuti d'esordio in campionato all'ex Palermo. Reja 6.5 Bene il cambio di modulo: la difesa a 4 non soffre quasi mai, anche se andrà verificata contro attacchi più «pesanti». Vuole ritmo e intensità dalla squadra ma, complice il gran caldo, non li trova mai. Così la Lazio diventa prevedibile e inconcludente. Poi la mossa Kozak al posto di Zarate. Un cambio logico (due punte vere contro una retroguardia chiusissima) ma comunque coraggioso. Il risultato gli dà ragione, ma alcuni particolari, la posizione di Hernanes su tutti, vanno chiariti. Certo che con i tre punti in cascina si lavora meglio.

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