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L'Inter ride guardando le sue rivali

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Nell'ordine:la vocazione parricida di Daniele Conti, una sentenza, quella suicida di Burdisso senior a far fuori il figlio di Bruno con rigore e rosso, quella all'autodistruzione di una società che di mosse ne ha indovinate poche. Poi ci si potrà anche aggrappare alla jella, la lunga serie di infortuni, prima e durante la gara, quindici minuti scarsi per l'esordio di Castellini. E ancora la rivoluzione dei ruoli, la rinuncia a Totti per l'inferiorità numerica, forse sarebbe stato meglio evitare a Borriello, comunque da elogiare, un meno avvilente battesimo. Non lo consola la scoppola del Milan che lo ha ripudiato. Naufragio a Cesena per i paperoni del campionato. Altro che Ibra (anche un rigore mancato)! L'eroe è Giaccherini, costa molto meno. Erano già costrette a inseguire, le «big» delle notturne, dopo la prima vittoria dell'Inter, che rimane la numero uno tra le favorite. Prova ammirevole, al Meazza, per l'Udinese di Guidolin, però rimane a quota zero dopo avere sognato il colpaccio, brava a rimediare al vantaggio siglato da Lucio, tradita poi da un mani istintivo quanto solare del giovane Angella. Grande Lionel Sanchez tra i friulani, lieta sorpresa il marocchino Benatia. Benitez alle prese con problemi non irrilevanti, su tutti la precaria condizione di un Milito impalpabile. Su tutti Lucio, per il gol e i decisivi interventi in difesa, ancora una volta splendide giocate di Samuel Eto'o, giusto siano loro le firme sul felice esordio casalingo. La Lazio tenta di far dimenticare ai suoi tifosi la falsa partenza di Genova, quando un buon primo tempo non le era bastato per contenere la crescita alla distanza della Samp. Non dovrebe costituire ostacolo proibitivo il Bologna, che pure aveva frenato l'Inter al Dall'Ara, riflettori su Hernanes, già signore del centrocampo e pronto a ispirare Rocchi e Zarate. Subito incontro ravvicinato tra Gigi Delneri e la sua Samp, lasciata per l'avventura juventina. Simpatia per il ritorno in Italia di Alberto Aqulani, prospettiva affascinante in chiave azzurra.

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