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Gli esami veri sono quelli di ottobre

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Secondoatto del percorso autunnale verso l'Europa. Dopo l'esordio di Tallinn, sofferto oltre ogni previsione, un'altra serata di allenamento, a Firenze scendono i dilettanti delle Far Oer, gli impegni veri saranno quelli di ottobre, la trasferta in Nord Irlanda e poi la Serbia. Ci diranno molto di più su questa Nazionale in embrione, dopo le perplessità destate dalla timidezza dei primi passi. L'inconsistenza dei rivali dovrebbe consentire la festa che Firenze intende dedicare a Cesare Prandelli, figlio prediletto della tifoseria viola, come Roberto Baggio in tribuna d'onore. Ci sono tutte le premesse perché la serenità della serata non corra pericoli di turbamento, anche se le sensazioni non inducono a un ottimismo sfrenato nei confronti di questa nuova Italia che presenta un tasso qualitativo modesto rispetto a un passato recente che, Mondiale escluso, proponeva nomi ben più significativi. Ma da qualcosa Prandelli doveva pur ripartire, per tentare con pazienza e applicazione la rincorsa alle posizioni perdute, ma poiché alle firme illustri il tifo dedica le sue attenzioni, non meraviglia la ribalta, anche mediatica, offerta a Cassano. Artefice, il monello di Bari Vecchia, della vittoria in Estonia, ma per tutti emblema della rivincita su Lippi, passato in un quadriennio dalla gloria al vituperio, meritato per le scelte infelici nell'approccio all'avventura in Sud Africa. Si dovrebbe registrare qualche progresso rispetto alla gara dell'esordio ufficiale, ma il banco di prova non sarà comunque di quelli che elargiscono certezze. Due volte abbiamo incontrato, tre anni fa, quella sorta di San Marino danese, al quale l'Uefa ha regalato identità ufficiale anche in assenza di un Comitato Olimpico. Due vittorie, una misurata a Torshvan, doppietta Inzaghi, meglio a Modena, a segno Toni, Chiellini più un''autorete. Gloria e visibilità offerte, un gol per partita, a tale Jacobsen. Due novità per gli esterni di difesa, accanto a Cassano, Rossi e Gilardino, auspicabile che il nuovo tridente riesca a infilzare qualcosa di sostanzioso.

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