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Fabiana Pellegrino E' una «mini» dalle grandi ambizioni.

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Ligier,leader europeo nella produzione di microcar, presenta la nuova Ixo, sorprendentemente convincente anche per i meno appassionati della categoria, e la MGo per Microcar, già con le quattro ruote nel futuro per tecnologia ed efficienza. L'azienda di Vichy ha pensato proprio a tutto, dal motore Lombardini creato ad hoc per la microvettura, ai quattro freni a disco, al telaio monoblocco con rinforzi strutturali. La nuova Ixo accoglie i suoi ospiti come un'ottima padrona di casa, è comoda, compatta e necessariamente leggera (per legge la categoria può raggiungere al massimo i 350 chilogrammi). Dimenticare le prestazioni è d'obbligo, ma va anche ricordato che il genere non è dedicato a chi usa abitualmente l'automobile. Quello che colpisce di Ligier è la cura riservata alla questione sicurezza, nonostante in Francia i destinatari della categoria non siano propriamente i pariolini di Roma o i ragazzini della Milano da bere. Crash test realizzati a 45 km/h per verificare le nuove tecnologie a bordo, freni perfezionati e telaio particolarmente resistente agli urti. Caratteristiche che dovrebbero, con le dovute cautele, convincere anche i più diffidenti. Una delle difficoltà più evidenti, quando si parla di microcar, è quella di comprendere fino in fondo la natura della categoria. In Francia il 65% degli amanti del genere è over 65, è un uomo e vive in campagna. In Italia, invece, chi usa i quadricicli leggeri di solito è minorenne e spesso confonde la microcar con la Smart su cui non può ancora mettere le mani. Diversa è la filosofia che sta dietro alle cosiddette macchinette e differente diventa anche la maniera di affrontare problemi e soluzioni. Ligier ci sta provando puntando su sicurezza e tecnologia.

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