Con Ranieri la svolta ora è possibile
Adessola palla passa nelle mani di Ranieri: e che palla. Chiuso in un modo o nell'altro il colpo finale del mercato estivo, il tecnico giallorosso si ritrova per le mani una Roma davvero competitiva che può tornare a dare filo da torcere a Inter & Co.. E mentre il tecnico parla di «stile Roma» a Nyon, nella capitale è già partito il tormentone sul dove e come Ranieri dovrà utilizzare il nuovo attaccante. Il testaccino non ha certo bisogno di consigli, uomo che naviga da anni nei marosi del calcio sa benissimo come e dove mettere nelle mani nella «sua» Roma senza rischiare di inceppare un meccanismo che, nonostante l'avvio in salita, è sempre apparso ben oliato. Scomodando un po' i numeri, che lasciano comunque il tempo che trovano, la prima intuizione porterebbe a un semplice 4-4-2 con Vucinic largo a sinistra e Borriello utilizzato in coppia con Totti: sempre e ancora il migliore della Roma in questo avvio. L'altra opzione vedrebbe il ritorno al «rombo» che Ranieri ha già utilizzato in passato. In questo caso sarebbe il posto di Vucinic a traballare (nell'altro modulo toccava a Menez) con il più fantasioso francese messo dietro alle due punte. Ma ce n'è anche una terza, che per certi versi affascina molto i tifosi romanisti: quella di rivedere Totti nella «vecchia» posizione di trequartista dietro a una punta in grado di andare in profondità e attaccare gli spazi. Con Borriello ora si potrebbe fare, esattamente come fu nella Roma dell'ultimo scudetto (lì davanti c'era un tale Batistuta), perché Totti, che da anni ormai canta, suona e porta la croce fornendo assist e realizzando gol a raffica (non è a caso il più prolifico giallorosso della storia), lì dietro potrebbe fare meraviglie. Il suo intuito, il modo unico di capire in anticipo come e dove si svilupperà il gioco, possono fare la differenza. Se Ranieri riuscirà ad utilizzare il suo carisma per convincere il capitano e Borriello riuscirà a sintonizzarsi sulla lunghezza d'onda di Francesco Totti, quest'anno ci sarà da divertirsi davvero. E anche questo a Roma è già diventato un leit motive: «Cor capitano lì dietro, Borriello se rompe le pa... de segnà!».