Prandelli sorride, Cassano c'è
Una camminata un po' rallentata all'arrivo, la mano sulla schiena dolorante. Poi, all'uscita dallo spogliatoio della nazionale il passo spedito, perfino l'accelerazione quando le telecamere si facevano troppo vicine. Antonio Cassano, col fare del discolo azzurro, ha dribblato anche il forte dolore alla schiena che lo aveva bloccato ieri a Genova. E ha sovvertito le previsioni sul suo conto, riproponendosi al centro dell'attenzione per l'Italia, maglia numero 10 e ruolo di nuovo profeta calcistico del tricolore. «Sta bene», ha detto col sorriso Prandelli. Il ct solo dopo la visita azzurra del professor Castellacci, la risonanza magnetica sotto gli occhi, ha potuto tirare un sospiro di sollievo e cominciare davvero a pensare all'Italia che aveva in mente per Tallinn. Anche se i guai non vengono mai da soli, e ora ad essersi fermati sono Montolivo (risentimento muscolare) e De Rossi (tendinopatia). Entrambi recuperabili, secondo le previsioni dello staff azzurro. Prandelli non ha mai voluto rinunciare all'idea di avere Cassano anche quando nell'intervallo di Samp-Lazio, domenica sera, sembrava davvero che l'attaccante non ce la facesse, invece oggi proverà a tornare a correre. Probabile un test fisico a ritmo blando, ma di fatto il ct conta di avere il suo 10 azzurro già in Estonia. Anche se con soli due allenamenti azzurri nelle gambe. Pirlo e De Rossi hanno giostrato insieme nella partitella 9 contro 9, prima che il romanista rientrasse nello spogliatoio zoppicando lievemente. Se vorrà confermare il 4-2-3-1 cui è affezionato, e riproposto anche a Londra nell'amichevole di Londra, con Cassano centrale Prandelli dovrà fare ricorso a Pepe a destra e Lazzari a sinistra, azzardo già ipotizzato a metà agosto. Diversamente, il 4-3-3- prevederebbe Montolivo a completare il duo di centrocampo Pirlo-De Rossi, Cassano a sinistra e Pepe a destra. Resta la scelta del centravanti. «Pazzini sta meglio di Gilardino», ha ammesso Prandelli.